I genitori che parlano di numeri quando si rivolgono ai loro bimbi piccoli – anche se i bambini lì per lì non sembrano afferrare il significato – in realtà danno un notevole impulso a che imparino la matematica». Questo sembrano suggerire nuove ricerche condotte dall’università di Chicago.
Si tratta ovviamente di un processo inconscio perché i neonati non possono comprendere il significato dei numeri. Ai risultati si è giunti osservando un campione di neonati di età compresa tra i 14 e i 30 mesi: alla fine dell’esperimento veniva chiesto ai piccoli di collegare le parole corrispondenti a cifre numeriche con il numero dei riquadri disegnati su un foglio di carta (ad esempio per la scritta ‘tre’ andavano evidenziati tre riquadri). I bambini che avevano ascoltato molte nozioni matematiche hanno dimostrato maggiore capacità di associare numeri e riquadri. Il bambino riesce a rielaborare questi concetti imparando la matematica attraverso il gioco: Carlo Bernardini ha coniato il neologismo ‘mentalese’ proprio per riferirsi al processo che permette ai bambini di sviluppare idee concrete della realtà. Le nozioni didattiche diventano così la base per esplorare il mondo e imparare a conoscerlo mediante esperienze dirette e sensoriali. Dalla stessa prospettiva ad esempio è consigliabile fare ascoltare ai bambini piccoli cartoni animati in inglese: pur non capendo il significato delle parole abitueranno l’orecchio a suoni stranieri.
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