È uscito nei giorni in cui si celebra il bicentenario della nascita del Giuseppe Verdi e piacerà a chi ama la musica, l’opera, il teatro. Parlo d’amor con me, titolo ispirato a un verso de Le nozze di Figaro, è il migliore omaggio che Paola Calvetti potesse fare al grande Maestro.
Il romanzo, in libreria per Mondadori, è un divertente e delicato ritratto degli ospiti di Casa Verdi, l’unica casa di riposo al mondo per musicisti senza risorse economiche, voluta proprio dal celebre compositore e inaugurata a Milano dopo la sua morte, avvenuta nel 1901.
Con il consueto stile, vere pennellate di poesia e sentimento, che contraddistingue i suoi romanzi (io avevo amato in modo particolare Noi due come un romanzo - Mondadori), Paola Calvetti ci conduce tra le stanze di questa originale residenza, ma soprattutto tra le vite inconsuete e spesso dolorose, dei suoi anziani ospiti.
Attraverso il personaggio di Ada, eccentrica cameriera di Casa Verdi con la passione per il canto e una voce bella e potente che non ha mai potuto sfruttare per via delle sue umili origini, il lettore fa amicizia con tanti personaggi che di pagina in pagina svelano vizi, debolezze, amori e virtù.
Con un finale degno di un’opera teatrale, Paola Calvetti, riceve ancora una volta l’applauso del lettore (be’ il mio di certo), che chiude il libro con un sorriso di appagamento e una vaga sensazione di malinconia.
- Titolo: Parlo d’amor con me
- Autore: Paola Calvetti
- Editore: Mondadori
- Pagine: 128
- Prezzo: 10€
- Voto: 71/2
Se ti è piaciuto questo post, non perderti i prossimi. Clicca qui e iscriviti subito per ricevere tutti gli aggiornamenti