Magazine Calcio

Parma calcio, i tifosi vogliono cambiare le cose

Creato il 13 marzo 2015 da Stefano Pagnozzi @StefPag82
Parma calcio, i tifosi vogliono cambiare le cose
Sulla crisi del Parma Calcio  ultimamente si sono spese moltissime parole, molte delle quali superflue e poco attendibili. Dall’Europa al fallimento in mezzo anno, dopodiché due passaggi di proprietà in altrettanti mesi, eppure nessuno riesce a delineare il futuro della società emiliana. Ci provano dunque i tifosi, gli unici assieme ai giocatori realmente interessati alla sorte del club, che hanno avviato un progetto di Azionariato Popolare. L’idea è  quella di poter gestire almeno una quota della proprietà, con la speranza di ottenere maggiore chiarezza sullo stato di salute futuro della società emiliana.
Opinionspost a questo proposito ha incontrato i fondatori dell’iniziativa, Vincenzino de Vincentiis, Alessandro Mora e Filippo Marchesan.
Potete spiegare brevemente il progetto dell’azionariato?L’azionariato popolare (meglio identificato nei supporter trust) è una partecipazione “dal basso” al capitale della squadra per cui si fa il tifo. L’obiettivo del supporter trust è quello di acquistare una percentuale della futura società ed avere 1 o 2 rappresentanti nel CDA. Questi rappresentanti riferiranno quanto sta avvenendo in società a tutti i tifosi che avranno versato il proprio contributo.
Come vi è venuta l’idea?L’amore incondizionato che abbiamo verso questi colori ha fatto sì che ci attivassimo. È un’idea che stiamo portando avanti nonostante un certo scetticismo (che ancora perdura), ma siamo sicuri che può costituire una risorsa importante per la rinascita del club. Il supporter trust è molto diffuso in altre nazioni (Inghilterra, Germania, Spagna) ed abbiamo avuto modo di scoprire anche realtà italiane; Modena, Cosenza, Roma, per fare solo alcuni esempi. Si tratterà di adattare il modello già utilizzato alla realtà di Parma.
A quanto ammonta il debito del Parma e quanti tifosi ha il Parma, in Italia e nel mondo?Si parla di 90 milioni di debiti “netti”(cioè sottratti i crediti) e di circa 200 milioni di debiti lordi. Questo è quanto è riportato nel bilancio approvato al 30/06/2014. Ad oggi la situazione potrebbe essere peggiorata, purtroppo. Per quanto riguarda il numero di tifosi, secondo i calcoli della Lega Calcio sui bacini d’utenza, in Italia ci sarebbero 350.000 tifosi del Parma,numero secondo me elevato. Abbiamo avuto contatti con tifosi dei Balcani, della Grecia, Indonesiani e sudamericani.
Attualmente siete attivi  solo sui social – facebook su tutti. Come pensate di procedere?Oltre al gruppo facebook  la nostra iniziativa percorre anche altri canali: Twitter, oltre a Google plus ed Instagram. Inoltre abbiamo un sito www.ilparmasiamonoi.org che entro pochi giorni sarà attivo. Il sito servirà per “contare quanti  siamo” e per raccogliere le “intenzioni di adesione”, ossia il contributo annuale che un tifoso vorrà versare,essendo comunque libero di modificare la cifra e anche di revocare la propria intenzione. Ci avvarremo di professionisti per  stesura dello statuto e per tutta l’organizzazione. Avremo inoltre il supporto dell’associazione “supporter in campo”, dotata di professionisti del settore.In che modo pensate di raccogliere le quote?Avremo un’associazione senza scopo di lucro regolarmente registrata ed il relativo c/c vincolato  in cui confluiranno le quote dei singoli membri. Questi ultimi eleggeranno, secondo il principio “una testa-un voto”, i membri del consiglio direttivo e, soprattutto, i nostri rappresentanti nel CDA del club.
Quanti fondi pensate di raccogliere e come intendereste investirli?Per quanto riguarda la somma da raccogliere dobbiamo prima valutare quante persone aderiranno concretamente al progetto. Abbiamo intenzione di coinvolgere anche tutte le piccole aziende di Parma e provincia, in modo tale che una quota del Parma Calcio sia veramente dei tifosi. Le somme raccolte serviranno inizialmente per acquistare una percentuale,anche piccola, delle azioni, mentre le quote degli anni successivi serviranno come sostegno a tutte le attività del Parma Calcio. Tutto questo con un nostro rappresentante in CDA che controlli in che modo verranno utilizzati i soldi.
A Parma si sospettava già qualcosa della crisi societaria o a novembre siete rimasti sorpresi come il resto dell’Italia?La mancata concessione della licenza UEFA,all’inizio, sembrava solo un errore. I primi dubbi sono sorti dopo un mercato estivo al risparmio e la situazione è esplosa a Novembre. Molte voci parlavano di ritardi nei pagamenti, ma quasi tutti i club di serie A hanno ritardi verso i fornitori, quindi non si dava troppa importanza a queste voci. Purtroppo poi la situazione è diventata insostenibile da un punto di vista finanziario
Nella dirigenza societaria ci sono ex calciatori che hanno fatto la storia del Parma negli anni ’90 – Melli, Crespo ecc. Qual è la posizione dei calciatori riguardo al vostro progetto e cosa intendono fare nel loro immediato futuro?Melli ha partecipato all’incontro fatto presso la sede del centro di coordinamento ed è a conoscenza del progetto, così come tutti i Parma Club presenti all’incontro. Per adesso non abbiamo contattato i giocatori, perché vivono una situazione complicata. Sicuramente coinvolgeremo tutti i grandi ex giocatori ed allenatori che hanno militato nel Parma.
Altre squadre di Serie A hanno attraversato crisi finanziarie negli ultimi anni. È successo a Fiorentina, Lazio e al Parma stesso 15 anni fa. Pensate che questa situazione sia diversa e se sì, in che cosa?Nessuna situazione è uguale ad un’altra. Quella del Parma attuale sembra un fulmine a ciel sereno: a maggio dell’anno scorso si festeggiava l’Europa, oggi rischiamo di giocare nei dilettanti! Sicuramente con l’aiuto di tutti i tifosi riusciremo a rialzarci,indipendentemente dalla categoria. Il Parma deve continuare ad esistere, perché è un patrimonio della città.
In chiusura naturalmente vorrei sapere quali sono le vostre aspettative effettive sul futuro dei crociati.Ad oggi crediamo che l’ipotesi più plausibile sia quella della serie D,anche se si dovrà attendere il 19 Marzo, giorno dell’udienza pre-fallimentare. Abbiamo notato che questa situazione ha compattato molto i tifosi e non ci stupiremmo di una grande partecipazione,sia al nostro progetto, sia in termini di presenze allo stadio il prossimo anno. Il nostro progetto andrà comunque avanti, indipendentemente dalla categoria. Molti aderenti ci stanno aiutando con le loro competenze professionali, affinché tutto possa riuscire nel migliore dei modi.
da: it.opinionspost.com

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog