Parma: in manette Paolo Bernini, immediata la reazione del Popolo Viola

Creato il 26 settembre 2011 da Yellowflate @yellowflate

La corruzione colpisce anche l’amministrazione comunale di Parma e così stamane la  Guardia di Finanza di Parma, su ordine della procura, ha arrestato quattro persone fra le quali, Paolo Bernini, assessore alle Politiche per l’infanzia e alla Scuola, persona di spicco del  Pdl che è anche stato assistente dell’ex ministro Lunardi.

Si tratta dell’ennesimo colpo di scena dell’inchiesta nominata  Green Money che aveva portato nei mesi scorsi all’arresto del comandante dei vigili urbani Giovanni Maria Jacobazzi e di alcuni funzionari e dirigenti dell’amministrazione locale, poi costretta a un rimpasto di giunta per le dimissioni di diversi assessori e duramente contestata da centinaia di cittadini in occasione dei consigli comunali. Oltre a Bernini, sono stati arrestati un suo collaboratore e due imprenditori. Immediata la reazione del Popolo Viola di Parla che, apprendiamo da La Repubblica scrive:  ”Con l’arresto di un assessore, unito a quello di un altro dirigente comunale (nominato anch’esso dal sindaco Vignali) per corruzione e tentata concussione abbiamo la riprova di ciò che andiamo dicendo oramai da quel famoso 24 giugno. Il sistema ‘Parma’, il ‘modo di vivere’ e di amministrare questa città nella corruzione diffusa sta venendo a galla in modo preoccupante e non fa sconti a nessuno. Ora che l’inchiesta arriva a toccare la giunta, come potrà ancora dire Vignali: ‘non lo sapevo’ oppure ‘sono solo fatti privati’? Il procuratore La Guardia parlava di corruzione diffusa all’interno del Comune di Parma; la sentenza del tribunale del riesame sulla scarcerazione di alcuni degli arrestati di fine Giugno, parlava di corrotti ancora nelle sfere comunali. I segnali erano chiarissimi sulla situazione interna all’amministrazione comunale e sulla politica della nostra città, segnali ignorati (colpevolmente e consapevolmente?) dalla maggioranza. L’incapacità del Sindaco Pietro Vignali unite alle scelte di persone a dir poco dubbie hanno portato Parma alla rovina economica (oltre 600 milioni di euro di debiti) e alla rovina etica! Non è tollerabile, per nessuno, che continuino ad amministrare la città. Solamente l’intervento immediato di un commissario (che ricordiamo ha gli stessi poteri del Sindaco e della Giunta e quindi porterebbe avanti tutta la gestione cittadina) può risollevare la città dalla catastrofe. Le dimissioni di tutta la ‘cricca’ di governo della città non sono più un atto procrastinabile ma devono essere rapide per permettere alla città di risollevarsi da 4 anni di malaffare!”.

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