Ai microfoni diTeleducato, Pietro Leonardi ha parlato del momento della squadra, e anche di mercato:
“Acquisti?
Io mi accontenterei di riportare in gruppo Paletta, Biabiany e Cassani. Sicuramente si faranno gli aggiustamenti che serviranno, come sempre del resto: nel mercato di gennaio questa società non si è mai tirata indietro. Dobbiamo per forza fare qualcosa”.
Cessione Cerri?
“Alberto è un campioncino, ma ha bisogno di fare un percorso. In estate abbiamo fatto una scelta tra lui e Coda, giudicando più pronto il secondo. Per me Cerri aveva bisogno di cambiare aria e confrontarsi in una realtà di un certo tipo”.
Impegno squadra?
“Io non posso dir nulla a questa squadra da un punto di vista dell’impegno. Anche ieri hanno dato un segnale in tal senso. Se c’era una giustizia, la gara dell’Olimpico doveva finire pari. L’anno scorso quella partita forse la vincevamo: in quel caso avremmo parlato di prestazione positiva. Dite un po’ quello che volete, ma io contro il Torino ho visto dei progressi”.
Mirante?
“Io ritengo che l’unico errore imputabile a Mirante sia quello di Bergamo. Quella di ieri non è responsabilità sua: la palla schizza su un campo innaffiato e cambia traiettoria all’ultimo momento. Noi dobbiamo ripartire dalle certezze come lui e Lucarelli. Se mettiamo in discussione questi giocatori, significa che non sappiamo più dove attaccarci. Se cederei Mirante a gennaio per una cifra importante? No, perché io ritengo che il migliore portiere per il Parma sia proprio lui”.
Belfodil?
“Ci aspettavamo di più da lui e questo lo sa anche il ragazzo. E’ un classe 1992, ieri si è impegnato, facendo quello che poteva. Bisogna aver pazienza, anche per questi sono i giocatori che abbiamo al momento, e loro devono tirarsi fuori dalla situazione che conosciamo tutti”.
Ballardini spesso al Tardini?
“Lui spesso a Parma a vedere le nostre gare? Il Tardini è aperto a tutti… Non parliamo di aria fritta e di nomi, altrimenti facciamo davvero fatica a salvarci”.
Energy TI Group?
“Loro non hanno il compito di comprare calciatori o fare di più di quello che hanno dichiarato. Hanno già dato un grande sostegno, diventando il nostro sponsor di riferimento”.
Cassano?
“Antonio poco elogiato? Fino a prova contraria, l’ho pregato per venire qua… Lui ha dato il suo apporto l’anno scorso e lo sta facendo quest’anno. Sarà la chiave per la salvezza del Parma. Lui è imprescindibile, come tutti gli altri. Quando penso a lui, anche nel momento di massimo scoramento, penso che mi porterà alla salvezza”.
Psicologia squadra?
“Inconsciamente, all’interno del gruppo c’era la consapevolezza di fare un altro tipo di campionato. L’obiettivo mio è stato e sarà quello di dare forza ai ragazzi e di far comprendere loro quello che è il nostro campionato, che è quello del mettere sotto tre squadre. È una cura che va fatta in maniera graduale”.
Lodi?
“Non ha fatto bene sino ad ora, ma è arrivato in un contesto che non conosceva e in un momento non positivo. Ad esempio io credo che l’anno scorso avrebbe potuto rendere di più. Lui sa che può far di più, ma anche gli altri devono capire come gioca lui. Lodi e Cassano incompatibili? È il massimo avere insieme due così”.
Consigli a Donadoni?
“Da un punto di vista tecnico non ha bisogno di consigli. Però vorrei dirgli di andare avanti e di dimostrare ancora di più le qualità che ha già avuto modo di mostrare nel corso degli anni”.