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Parola d'autore - Intervista a Chiara B. D'Oria - Lithium Saga

Creato il 07 marzo 2015 da Silviadaveri @SilviaDaveri
Cari Bloggalettori, inauguro oggi Parola d'Autore uno spazio del blog che ospiterà interviste, o meglio, chiacchierate con gli autori in occasione di nuove uscite ma non solo. Sarà uno spazio per conoscere nuovi scrittori del mondo self e non, e per parlare con loro di scrittura e editoria.  Iniziamo oggi con una giovane autrice Chiara B D'Oria che conoscerete per la sua Saga St Jillian, è già stato pubblicato su Amazon il primo libro Litium e oggi, 7 marzo, esce il secondo capitolo Iridium. La serie è stata scritta, fin'ora a quattro mani con Marika Cavaletto.  Ma procediamo con ordine, prima vi presento il libro in uscita e poi conosceremo meglio l'autrice attraverso alcune domande.

Iridium - St. Jillian Saga #2

Parola d'autore - Intervista a Chiara B. D'Oria - Lithium Saga
https://www.youtube.com/watch?v=hp5ekotDqMo
Link per l'acquisto
Trama:
L’ultima scena, impressa a fuoco nella mia mente, fu quella di una ragazza dai capelli lunghi e castani impugnare un paletto di legno e tenere alto l’onore della nostra razza.
Siamo quello che siamo e lei si era appena aggiunta al nostro Destino.
Siamo quello che siamo.
Siamo Cacciatrici di vampiri…"
Fuggire. Mya e Chrissie devono fuggire. Abbandonare un passato troppo pesante che rischia di farle affondare un'altra volta. "Scozia: nuova università, nuova vita", si dicono ancora, non sapendo che i ricordi che cercano disperatamente di dimenticare non sono nulla in confronto a ciò che il Destino ha in serbo per loro. Perchè St. Jillian non è il paradiso sperato, ma l'inferno che non ti aspetti, solo un altro luogo pieno di nuovi ricordi da dimenticare.
Vampiri, licantropi, cacciatori di demoni e guerre millenarie, in una realtà nascosta al genere umano, Mya e Chrissie ricorderanno a loro stesse come Amare e Combattere facciano parte del nostro Destino, un Destino a cui non sempre ci si può sottrarre.
E allora, che senso ha fuggire ancora?
Un Dark Romance che lega le vite di diverse persone alla ricerca della loro strada, in un mondo irreale, governato da un'entità incurante. Perché il Destino ci ama e ci odia con la stessa intensità, ma a noi, povere pedine del suo folle piano, l'odio sembra prevalere.

Autrici:    Parola d'autore - Intervista a Chiara B. D'Oria - Lithium Saga Chiara e Marika hanno vissuto praticamente in simbiosi sin dalla prima elementare. Nonostante abbiano caratteri completamenti opposti, sono sempre state assieme, migliori amiche, unite contro tutto e tutti. Nate entrambe nel '91, a sei mesi esatti di distanza, hanno un amore sconfinato per i libri e la scrittura. Dopo l'università e l'erasmus, avrebbero voluto trasferirsi assieme in Scozia, ma il Destino ha deciso diveramente. Chiara ora studia alla Scuola Holden di Baricco, a Torino, mentre Marika sta frequentando un master del Sole 24 ore, a Roma.
Oggi chiacchieriamo con Chiara. Ecco le mie domande:
1) Per prima cosa benvenuta Chiara nel mio blog, questo nuovo spazio "Parola d'autore" è dedicato a far conoscere chi scrive, quindi preparati non parleremo solo della tua saga ma di te ^_^ però cominciamo con quella...com è nata la ST. JILLIAN SAGA? com è nato il primo libro della serie Lithium?
Lithium è nato grazie a un mio sogno, un sogno di più di sette anni fa. Il giorno dopo corsi a scuola da Marika e le dissi, senza troppi preamboli: "Ho in mente la trama di un libro. Tu lo scriverai con me!" Grazie al cielo Marika ha accettato!
Naturalmente poi la storia è stata rivista diverse volte, ma alcuni elementi originali come la costruzione del Muro di St. Jillian o la creazione della collana in Litio sono stati semplicemente sognati.

2) Oggi 7 marzo esce il secondo libro Iridium. Per un autore è sempre difficile "recensire" se stesso ma se dovessi scrivere la famosa fascetta che campeggia sulle copie cartacee appena uscite in libreria cosa scriveresti per iridium?

Scriverei sicuramente che è un libro molto diverso, rispetto al primo. I personaggi sono cresciuti, anzi sono stati costretti a crescere, alla fine di Lithium e ora si trovano diversi, cambiati, a volte addirittura persi in questa loro nuova vita che non riconoscono. Lo scopo, in Iridium, sarà appunto quello di ritrovarsi e imparare ad accettare che il Destino non è clemente con nessuno e che tocca a loro cercare di riscattarsi.

3) Quali sono le gioie e i dolori di scrivere a quattro mani? Raccontaci qualche aneddoto della stesura di Lithium e di Iridium
Ah, quante cose potrei raccontare! Le gioie direi che sono abbastanza condivisibili: ci sono due menti che ragionano sulla medesima trama, sui medesimi problemi, questo rende tutto più facile! Anche la stesura per noi non è stata affatto un problema, dato che ogni capitolo prende il nome e il punto di vista di un personaggio principale della saga, ci è bastato semplicemente dividerci i personaggi. Quello che non si direbbe, invece, è la difficoltà che si riscontra con i tempi di stesura. Avendo diversi impegni e diverse scadenze, spesso ci siamo ritrovate nella terribile situazione in cui una era costretta ad aspettare le necessità dell'altra, a volte persino rimandando la pubblicazione. Questo è il motivo che ha spinto infine Marika ad abbandonare il progetto. Purtroppo più si cresce, più crescono gli impegni e le difficoltà. Era molto più semplice quando eravamo alle superiori assieme! ;)

4) Qual è dei tuoi personaggi quello che senti più vicino e quello che invece avresti voluto uccidere dopo poche pagine? Scherzo, quello che è più distante da te?

Le due protagoniste, Cristina e Mya, ci rispecchiano nel profondo. Quindi Chrissie (Cristina) è sicuramente il personaggio che incarna la mia essenza e anche quello che maggiormente mi rappresenta. In Lithium non ho avuto problemi a legare con nessuno dei miei personaggi, tutti erano parte di me, in un certo senso. William era la mia parte folle; Katherine, la mia parte responsabile e per finire Samuel era il mio lato negativo, quello malvagio. In Iridium le cose si sono complicate, quando Marika si è vista costretta ad abbandonare il progetto. Dorian e Lucy (due suoi personaggi) sono stati abbastanza facili da scrivere, ma Mya (l'altra protagonista) non troppo. Marika ha uno stile di scrittura e un modo di pensare opposto al mio, motivo per il quale scrivere Mya è stato così dannatamente complicato.
5) Leggendo la tua biografia mi sembra di capire che la scrittura ha un ruolo fondamentale nella tua vita, frequenti la scuola Holden di Torino ma mi piacerebbe sapere: quando hai deciso che questa era la tua strada? In Italia la professione dello scrittore soffre la sorte dell'artista, vivere d'aria e d'applausi anche se produce un bene, il libro...è vero anche che molti scrivono senza un'adeguata preparazione...tu cosa ne pensi?
Non so bene quando l'idea abbia preso piede nella mia testa. Ho iniziato a scrivere quando avevo 8 anni, ma Lithium è stato il primo libro pubblicato e per pubblicarlo sono stati necessari 6 anni! Insomma, io e Marika non ci decidavamo proprio! Ho capito che lavorare nel mondo dell'editoria era il mio scopo probabilmente prima dell'Università. Ho scelto la facoltà di Lingue e Culture dell'Editoria, proprio perché ho pensato: "Okay. Magari non diventerò mai una scrittrice di successo, ma forse potrei aiutare una persona a diventarlo!" Poi però la scrittura ha preso di nuovo il sopravvento... Pensavo di andare in Scozia a studiare 'Creative Writing', ma la Holden mi ha rapito prima! ;)
6)Libro cartaceo e libro digitale, tu da che parti stai? La carta scomparirà? E più in generale cosa ne pensi della pubblicazione self, come la tua, e del ruolo dell'editore oggi?
Io sono una fautrice di entrambi i formati. Ho scoperto le gioie del digitale e del self quando ho infine deciso di pubblicare Lithium, prima anch'io ero una purista e affermavo che non avrei mai e poi mai comprato un e-reader. Devo ammettere che all'inzio è stato molto difficile, ma l'ebook ha dei vantaggi notevoli rispetto al libro di carta che non possono, a mio parere, più essere ignorati. Per quanto riguarda l'auto-pubblicazione, invece, io credo che sia un ottimo modo per iniziare. Quanti autori sono nati come self, prima di venire pubblicati da una grande casa editrice? Molti, anche troppi, ultimamente. Credo che il ruolo dell'editore tradizionale non svanirà così in fretta, anche perché ne abbiamo bisogno e questo non si può negare; credo anche, però, che la realtà dell'auto-pubblicazione sia il futuro e che le case editrici debbano imparare a convivere con questo nuovo mezzo. Probabilmente gli auto-pubblicati diventeranno il bacino da cui gli editori tradizionali preleveranno i loro futuri best-seller, come un test di prova o di valutazione in cui il primo step è piacere al pubblico di lettori.

Ringrazio Chiara per aver risposto alle mie domande. Alla prossima parola d'autore.  

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