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Parolacce

Da Stefanod
Questa mattina mentre le bimbe scendevano a fare colazione Eleonora si è accorta di aver dimenticato in stanza una cosa, e così le è scappato un "tusan också" (letteralmente "mille anche"), parola innocente, ma che in realtà imita quasi il suono di quella che in svedese sarebbe una parola meno fine. Sofia, che le stava dietro, ha ripetuto immediatamente "tusen också" suscitando l'ilarità mia e di Anette, che dopo aver riso abbiamo rammentato a Eleonora che Sofia la copia in tutto e impara tutto quello che lei dice.
La cosa mi ha fatto anche realizzare che né Eleonora né Sofia conoscono le parolacce il italiano. A parte qualcuna leggera che mi può essere scappata guidando, il fatto di non andare né all'asilo né a scuola in Italia (oltre al non guardare talk show italiani) fa sì che in questo il loro vocabolario italiano sia molto più scarno di quello dei loro coetanei italiani. Gliene insegno qualcuna o aspetto che facciano la figura delle educande pudiche quest'estate in spiaggia quando le sentiranno dire da altri bambini e ne chiederanno il significato?

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