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Parole che fanno male

Creato il 28 dicembre 2010 da Sabby

Parole che fanno male Nessuno ti conosce nel profondo dell’anima,
nessuno può capire perfettamente quelli che sono i tuoi più intimi pensieri, le tue solitudini, le tue paure.
Anche davanti a chi meglio ci conosce, chi ci vede tutti i giorni, siamo “sconosciuti” che si conoscono.
Un po’ perché nessuno vuole conoscerti realmente, “partecipare” alla tua vita, ai tuoi dolori: entrare nelle vite degli altri non è mai facile e neanche far entrare gli altri nella propria vita.
Mia madre ieri con poche parole mi ha scaraventato dieci anni di matrimonio addosso. “Ma sei tu quella problematica”!, mi ha detto.
Allora sarei io quella problematica??? Perché?
Perché in questi dieci anni mi sono sentita sola come mai prima, perché ho conosciuto la frustrazione dell’incomunicabilità, perché mi sono sentita una “serva” alla mercè di mia suocera, perché ho vissuto una gravidanza con attacchi di panico, perché ho percorso il tunnel della depressione?
“Perché, mamma, sarei io quella problematica”?
Problematica perché sognavo un compagno che mi sostenesse, con cui costruire un futuro solido?;
problematica perché sogno, desidero, amo, cerco?
Tu non potrai mai rispondermi perché mai ti farò queste domande ma non penso di essere una donna problematica, forse complessa nel mio modo di pensare, di accostarmi alla vita, ma anche coraggiosa nel restare, perché questo non lo dici?
Un’altra donna sarebbe scappata, io invece sono qua per ricominciare da un punto che forse esiste solo nella mia mente, ma sono qua…sola come sempre ma fiera di esser caduta e poi di essermi rialzata!

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