Magazine Diario personale

Parole d'altri (e viaggi miei).

Da Ilariadot @Luna84
Porta un bambino in un negozio di dolci. Digli che può assaggiare tutto. Proprio tutto, senza spese e costrizioni. Poi sarò anche troppo stanca per i paragoni ad effetto, ma da quando ho Spotify mi sento così. Ché i finlandesi avranno pure denti sanissimi, ma sono gli svedesi a spaccare. Insomma, pensateci: scrivono best seller mondiali, mangiano salmone e, dopo tutti questi anni, siamo ancora tutti qui a cantare “Mamma mia” degli Abba. A chiunque altro sarebbe bastato. Invece loro, non contenti, decidono di sfornare l'Ikea e Spotify. Cioè, le due migliori invenzioni al mondo dopo internet e l'anestesia. Questi ne sanno, ragazzi. Altrochè.
Per cui, niente. Domani parto per un weekend parigino. Mi aspettano due amiche, gli Estopa e un paio di crepes come si deve. Non volevo partire senza salutarvi, ma ho i neuroni stremati dagli eccessi cerebrali di una giornata intensa. Ergo, parlo con parole d'altri. Di parole d'altri, anzi. Del miele e del vento che sanno di Canarie in ogni testo degli Efecto Pasillo. Un disco energico, dal ritmo incalzante. Di quelli che ti rendono euforica se balli e produttiva se lavori.


Parlo – come dagli ultimi due post avreste potuto prevedere – de Il Cile. Chè mi piacciono anche le due inedite, quindi è proprio la fine. Mi salva solo il fatto che mi vengono i complessi di inferiorità all'idea di scrivergli sui social network. E così, per una volta, almeno un po' di distanza la riesco a conservare. Comunque, nello specifico, direi che la frase "scusami se non riesco piú a difendermi dal ruggito dei tuoi occhi" vale giá da sola i due brani. Ma, nel complesso, é forse la rabbia de "la tortura medievale" a piacermi di piú. 


Parlo dei Fun, perchè il loro “Some Night” è un album pressochè perfetto. Lo è sin dall'introduzione. Da quel “"Tea parties and Twitter, I've never been so bitter. And you, why you wanna stay?" che tanto mi si addice. La mia preferita è Why am I the one, ad ogni modo.


Ve la lascio. Mi rilasso. E...ci sentiamo tra un po'.  Se ci si pensa, comunque, é giá quello che ascolto a rendermi bipolare.

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