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Parole punk

Creato il 24 febbraio 2011 da Angeloricci @angeloricci
Trovo sempre un certo fascino nei libri che parlano di musica. Per chi volesse rileggersi un paio di miei precedenti post sull'argomento, è sufficiente cliccare qui o anche qui.
Ora vi segnalo che tornano disponibili due titoli (il primo è un libro+DVD) per tutti gli appassionati di musica punk e di storia del punk.
Parole punk

American Hardcore, di Paul Rachman e Steven Blush (Shake).
Con una feroce colonna sonora e introvabili filmati inediti questo documentario è il racconto definitivo per i fan del genere e per tutti i curiosi della scena punk statunitense. Un fenomeno esplosivo che ha influenzato il grunge, il metalcore e l’emo arrivando a gruppi come Red Hot Chili Peppers, Nirvana, Beastie Boys.
L’hardcore punk non fu solo musica, ma una forma di protesta contro il regime conservatore del presidente americano Ronald Reagan, che qui viene raccontato dalla viva voce dei componenti delle punk band più importanti e da noti artisti quali Moby e Matthew Barney. Una scena che fu un vero e proprio pugno in faccia alle multinazionali della musica e al mainstream. Grazie al DO IT YOURSELF, si diffuse selvaggiamente in pochi mesi in tutti gli Stati Uniti costituendo il nuovo underground americano.
100 minuti di film + 80 minuti di contenuti extra: scena tagliate, foto, brani live, scena italiana a cura di Mungo (Declino).
IL FILM È GIUNTO IN FINALE AL SUNDANCE ED È STATO PRESENTATO AL TORONTO FILM FESTIVAL
IL LIBRO
Il film è accompagnato da un libretto di 64 pagine con una intervista al regista Rachman e allo scrittore Blush, immagini inedite e da numerosi extra in video sulla scena punk hardcore americana e italiana.
                    
L’AUTORE:
Paul Rachman, regista di film e video musicali, ha iniziato la sua carriere occupandosi proprio di punk hardcore, per poi dirigere video per Alice in Chain, Roger Waters, Joan Jett, Sepultura, Kiss. Ha esordito alla regia di lungometraggi con Four Dogs Playing Poker con Forrest Whittaker, Tim Curry e Olivia Williams.
Steven Blush, autore del libro American Punk Hardcore è stato coinvolto in modo attivo nella scena punk hardcore americana, promoter a DC, ha suonato nella band No Trend.

Parole punkQuando bruciammo l'Inghilterra, di Ian Glasper (Shake).
Dallo stesso autore di Anarcopunk, un altro testo fondamentale sull’ondata punk che ha travolto e scioccato l’Inghilterra nei primi anni Ottanta.
Nel 1977 il punk fu dichiarato morto. Un paio di anni dopo, in Inghilterra, scoppiò un nuovo incendio musicale di enorme potenza. Una musica più dura, più aggressiva, più incazzata politicamente: la scena punk del 1980-1984. E fu di nuovo caos nelle strade. Questo è il libro più completo su quella storia.
Grazie a centinaia di interviste di prima mano, Ian Glasper in questo libro ci racconta la carica distruttiva e la portata rivoluzionaria della più grande controcultura degli ultimi decenni: il PUNK INGLESE.
Suddiviso per aree geografiche e con un capitolo dedicato a ognuna delle band, il libro, riccamente illustrato, ci restituisce lo spirito di quegli anni, che rapidissimo e incendiario sconvolse riti e abitudini consolidate, suscitando in molti casi reazioni violentissime nella pur compassata Gran Bretagna del periodo.
Ecco alcune delle band intervistate: Chron-Gen, Discharge, GBH, Anti-Pasti, Angelic Upstarts, 4-Skins, Cockney Rejects, Adicts, Blitz, Vice Squad, Peter And The Test-Tube Babies, Anti-Nowhere League, UK Subs, Exploited, Defects, Demob, Total Chaos, Destructors, Skroteez, Soldier Dolls, Newtown Neurotics, UK Decay, Action Pact, Disorder, Chaos UK, Varukers, English Dogs, External Menace, Business, Cult Maniax, Outcasts, Abrasive Wheels, Major Accident, Broken Bones, Skeptix, Mau Maus ecc.
                    
L’AUTORE:
Ian Glasper ha suonato il basso con i Decadence (1983-1994), i Burnside (1994-1995) e i Stampin’ Ground (1995-2003). Attualmente suona con i Suicide Watch. Ha collaborato con diverse riviste ed è l’autore di un altro fondamentale libro sul movimento punk degli anni Ottanta, The Day The Country Died (2006), tradotto nel 2008 da ShaKe con il titolo Anarcopunk.

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