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Parolisi ha eseguito un ordine?

Creato il 03 agosto 2011 da Yellowflate @yellowflate

Parolisi ha eseguito un ordine?Torbidi misteri militari spiegano l'omicidio di Melania

Una nuova pista sembra affacciarsi nel caso più intricato del 2011. La Caserma Clementi, unico centro di avviamento reclute femminili italiano, una vera “ricchezza” sociale e culturale per tutto l’ascolano, non è certo un luogo “tranquillo”. A dimostrarlo è il fatto che in questi mesi tante inchieste hanno avuto un certo riscontro tra quelle mura, le stesse del 235 reggimento. C’è chi pensa che in un quadro simile possa essere maturato anche l’omicidio di Melania. Probabilmente per scongiurare uno scandalo che poteva avere una cassa di risonanza enorme si è pensato di eliminare un testimone scomodo. C’è chi mormora che, a seguito delle relazioni sessuali extraconiugali del marito, scoperte da Melania e mai negate da Salvatore Parolisi, Carmela Melania Rea avesse più volte detto o fatto intendere di voler rivelare quel che accadeva nelle palazzine verdi della caserma e soprattutto quel che avveniva nei week end nell’albergo su in collina. Parolisi era molto ben informato sul fatto che Melania prima o poi volesse svelare quel che sapeva. Anche perchè sostanzialmente la Rea era una donna ferita, sapeva dei rapporti di sesso e sentimento tra istruttori e reclute ma anche quelli tra ufficiali e  reclute, così come conosceva la promiscuità interna. Da uno spazio web poi apprendiamo che la Rea voleva addirittura parlare di quel che sapeva riguardo al Generale, che sembra fosse a conoscenza delle nefandezze compiute nelle stanze della Caserma. Così come sembra che allo scopo di ottenere rapporti sessuali promiscui ci fosse qualcuno che frequentasse spesso la Clementi, (ipotesi confermata anche dalle parole del Parolisi alla sorella,”per un cliente ci è passata Melania…..”),e come se non bastasse oltre a questo troppe soldatesse pur di far carriera erano disposte a tutto persino a prestazioni sessuali a pagamento e gratuite. Non è finito qui, se il sesso e il business che, in ipotesi, qualcuno poteva sviluppare, sembra che Melania sapesse altri segreti. Missioni all’estero e soprattutto gli affari sporchi gestiti da alcuni militari entrati nel traffico internazionale di droga e armi.

Il giudice per le indagini preliminari di Teramo, Giovanni Cirillo, nell’ordinanza di arresto bis sembra quasi riscrivere il delitto Rea: «Può essere ipotizzato che la moglie avesse scoperto qualcosa di assai più grave del tradimento, o anche solo di torbido. Occorrerebbe approfondire i rapporti interni alla caserma, gli eventuali giri di droga, le altre relazioni extraconiugali…».  Melania poi, proprio come una donna gelosa, seguiva il compagno, lo pedinava, per abitudine e da sempre, cosa accentuata negli ultimi mesi, dunque non si esclude che tra un pedinamento e l’altro… potesse aver visto qualcosa di importante. Sempre Cirillo scrive«Dalla ricostruzione degli accadimenti residua una certa preparazione dell’aggressione, avvenuta in luogo isolato, con l’utilizzo di un’arma bianca». In ogni caso il modo in cui è morta la Rea è particolare, ecco che si avvalora la possibilità che siano coinvolti altri soldati, militari o commilitoni, oppure esterni ? L’esecuzione sembra essere quella di un codice rosso in cui per forza bisogna uccidere il “nemico”.

Online poi si trova una dichiarazione rilasciata a ADNK dal criminologo Lavorino in cui oltre alla certezza che non vi sia crimine passionale nella morte di Melania si sottolinea che chiunque sia l’esecutore, ”l’omicida ha dei complici al 90% di sesso femminile”. Una recluta? Una soldatessa?



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