Parolisi, Perrone, Rea. La rete e il caso

Rete, Facebook e blog, una sorta di tribuna o forse un mega bar! Tanto è che la rete ultimamente sta seguendo tutti i “casi” più intricati, prima Sarah, poi Yara e ora Melania, prima però tutto questo si faceva in un bar o in una piazza ora no, nessun luogo reale può essere assimilato al mare magnum virtuale  e allora ecco che i blog si colorano di commenti, gli spazi di FB si riempiono di insulti ma, quel che più preme segnalare è che tutti siamo diventati giudici ed opinionisti.  Ora tutta l’Italia è a caccia del complice di Parolisi così come buona parte del web certa di riconoscere la voce dell’anonimo telefonista che aveva visto “‘u corp”.Invece come ha fatto oggi notare una cronista de Il resto del Carlino sul più noto social network mondiale impazza la voglia di vendetta e la sete di conoscenza ecco quindi  che spuntano ben Tredici pagine “dedicate” a Salvatore Parolisi. Ventitré a Melania Rea. Per entrambi cinque gruppi creati su Facebook. E poi, affiora anche il gruppo giustizialista che fa una petizione online per cacciare dall’esercito Ludovica Perrone, c’è poi chi sempre contro Ludovica fa una sorta di gruppo “wanted” dove ci sono foto, locandine e profilo, il gruppo è animatissimo da mogli, forse tradite o forse vittime di tradimenti che usano la giovane Ludovica come bersaglio  e, se non bastasse poi sembra il gruppo sia intenzionato ad andare a “caccia” della Perrone infatti lì si può reperire persino un ottimo profilo ed una ottima scheda correlata di foto e quanto altro.

Ecco poi nell’epoca delle beatificazioni popolari che spunta Parolisi “Santo subito”, ed un altro gruppo che lo veste da frate, non si sa sè per goliardia o altro. Ecco poi invece apparire i giustizialisti:  “Vogliamo l’ergastolo per Salvatore Parolisi”, “Pena di morte per Salvatore Parolisi”, ed una serie di gruppi e pagine che a fianco al nome di Parolisi riportano aggettivi coloriti di ogni genere. Poi, appaiono quelle degli anniversari, quelle che incitano Parolisi quelle che chiedono vendetta insomma una sorta di realismo molto surreale che invade e pervade la rete e non solo.

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