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Parolisi: un complice in Caserma? Quasi chiaro nel secondo arresto

Creato il 29 luglio 2011 da Yellowflate @yellowflate

Parolisi: un complice in Caserma? Quasi chiaro nel secondo arresto Una caserma particolare quella di Ascoli Piceno. Si apprende infatti che un ufficiale dell’esercito in servizio presso la caserma “Clementi” e’ indagato dalla Procura di Roma per molestie nei confronti di alcune soldatesse del 235esimo Reggimento Piceno, di istanza presso la caserma stessa. Non è un fatto nuovissimo perchè l’indagine serrata e persino “segreta” va avanti   da almeno tre anni, è stata aperta una inchiesta interna che evidentemente ha avuto il culmine con il cambio dei vertici di stamane. Ma, poco nulla si sa in merito a questo ufficiale un pò “particolare”, già si mormora che tra le mura di quella caserma il vizio del “tradimeno” facile ad averlo fossero in tanti, e così anche le giovanissime soldatesse chi per amore, chi per passione, chi per altro, non resistono al fascino della divisa. Il quadro a tinte fosche emerge anche dalla telefonata tra Parolisi e la sorella quando si parla di “cliente”. In ogni caso che nella caserma le relazioni tra reclute ed ufficiali fosse normale prassi è chiaro ma di certo non può essere ritenuta normale una inchiesta interna per  molestie nei confronti di alcune sue sottoposte.

Intanto la rete impazza, il Tribunale virtuale non sa più con chi schierarsi. La seconda richiesta di arresto è stata depositata e, i  pm di Teramo, Greta Aloisi, Davide Rosati e Gabriele Ferretti, non hanno dubbi sulla colpevolezza del Parolisi ed hanno ratificato il mandato già depositato dai PM ascolani.Esiste però una differenza sostanziale tra le due istanze, quest’ultima oltre all’omicidio aggravato da vincolo di parentela e crudeltà, riporta anche il  vilipendio di cadavere in concorso.E’ chiaro, esiste un complice, il Parolisi non ha agito da solo. Gli inquirenti sono a caccia del complice che certamente ha operato almeno 24 ore dopo che Melania era già stata uccisa. Così sembra. Sembra persino che, il complice possa essere qualcuno o qualcosa a cui si riferisce la telefonata fra Parolisi e la sorella, il cosìdetto cliente, o probabilmente qualcuno che vive intorno all’ambiente militare e che è a conoscenza di quell’ambiente particolare creatosi intorno alla Clementi, oppure? La telefonata diventa sempre più misteriosa anche per gli inquirenti.

In attesa della decisione del  Gip di Teramo, Giovanni Cirillo, dovrà pronunciarsi sulla scarcerazione di Parolisi entro la mezzanotte del prossimo 6 agosto.  Se il Tribunale reale attende il tempo previsto per legge, quello della rete impazza e ormai migliaia di donne sono schierate contro Salvatore e Ludovica, riconoscendo nella Perrone un ipotetico nemico da “abbattere”, mentre poi sorgono gruppi a sostegno di Parolisi e altri ancora che vogliono Melania beatificata.

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