Perché negli anni ’80 i bestseller erano L’insostenibile leggerezza dell’essere e oggi 50 sfumature di grigio? Se lo sono chiesti Angelo Di Liberto e Carlo Cacciatore, animatori del gruppo di lettura su Facebook Billy, il vizio di leggere e la domanda non mi lascia indifferente. Sia perché ho adorato il romanzo di Kundera e sbadigliato su quello di E.L. James, sia perché da anni mi interrogo sulle logiche che fanno di un libro un bestseller, sia, o direi soprattutto, perché quella parola, bestseller, non mi ha mai convinta.
Chiaro che dal punto di vista dell’editore-imprenditore conta quanto vendi; ma dal punto di vista dell’editore-amante-della-letteratura dovrebbe contare prima di tutto quanto un libro viene letto (e amato), e le due cose comprato/letto, non solo non vanno sempre di pari passo, ma non indicano la stessa cosa. Di più: bestseller non è affatto garanzia di romanzo di qualità – gli editori più navigati cercano di produrre a tavolino il libro che venderà, scegliendo l’autore-personaggio, la storia un po’ “prude”, un ritmo collaudato… insomma, ingredienti industriali. Zero ispirazione, valore, qualità, voce originale, pensiero, scrittura.
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Possiamo fare qualcosa, noi lettori-forti, lettori-veri?
«Oggi bastano 3.000 copie vendute per gridare al successo e per una casa editrice piccola anche meno, circa 1500» risponde Angelo Di Liberto. «Immaginate una moltitudine di lettori che compra in massa lo stesso testo di un piccolo editore. Immaginate che 3.000 copie di un libro volino via dagli scaffali delle librerie italiane. Sarebbe un SUCCESSO! Si parlerebbe di un testo che INSPIEGABILMENTE è balzato all’attenzione del pubblico. Si scatenerebbe il passaparola, tutti lo comprerebbero. NOI possiamo creare il miracolo. NOI! La nostra comunità, Billy, il vizio di leggere (quasi 10.000 membri) ha i numeri per operare un cambiamento, per dimostrare agli editori che pretendiamo qualità, rispetto e onestà».
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Idea semplice e geniale. L’iniziativa si chiama Modus Legendi, che è anche il nome di una storica libreria di Palermo che la sostiene (insieme a Liberos di Michela Murgia, Ultima Pagina di Linda Rando, a Loredana Lipperini che ne ha parlato oggi su La Repubblica).
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Funziona così: c’è una prima cinquina di libri selezionati che trovate qui, e c’è tempo fino al 31 marzo per votarne uno. Poi, dal 18 al 24 aprile si va tutti comprare il libro più votato. Bisogna farlo proprio in quei giorni per riuscire a mandare il libro in classifica.
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Si vota a partire da oggi (io l’ho appena fatto). Che dite, ci proviamo?
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