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Partiamo dal presupposto che.

Creato il 29 marzo 2013 da Margheritadolcevita @MargheritaDolcevita

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(e non dite che non vi ho avvisato)

Il 25 giugno 2013 a Verona, in Arena, ci sarà il concerto di Paul McCartney. Mi piace pensare che l’apprezzamento per Sir Paul trascenda i gusti, è la personalità del mondo della musica più importante che abbiamo, ma sono già stata ampiamente smentita, devo ancora capire se dietro c’è semplicemente il gusto di fare i bastian contrari oppure se c’è una reale convinzione, ma fa lo stesso. L’importante è quello che penso io. E per me Paul è un dio, un mito, un genio, un mostro sacro. Quando un dio suona a 40km da casa tua ci fai un pensierino no? Cioè ti viene un po’ il prurito alle mani, anche se non sei mai stata a un concerto, anche se costa tanto, anche se odi la gente, insomma daje la cosa non ti lascia indifferente.

Io ho comprato i biglietti. Uno per me e uno per Anacleto. Se fossi una persona normale andrei con qualche amica ma non ho amiche che possono permettersi la poltronissima Gold. E la poltronissima (o meglio la platea numerata) per me è l’unico modo di vedere un concerto. Forse. Non lo so. Non sono mai stata a un concerto in vita mia. Però ecco mi sembrava la cosa più affrontabile, peraltro posti esterni, gli ultimi due posti vicini rimasti, per fortuna esterni. Fossero stati in mezzo non li avrei comprati. Sono già pentita, ultimato l’acquisto ho subito cercato siti per rivenderli. Poi mi sono detta che mancano tre mesi e che insomma c’è ancora tempo.

Non ho però perso tempo per stilare la lista dei buoni motivi per cui non dovrei andarci. I motivi per cui dovrei andarci già li sapevo, non mi serviva la lista. E poi i motivi per andare al concerto me li stanno ricordando tutti, ho talmente tanti buoni motivi che mi escono dal culo. Come sempre alle mie fisime ci devo pensare da sola per cui ho fatto la mia bella lista. Lista che non riporterò qua perché a tutto c’è un limite e non ho alcuna voglia di farmi trascinare fuori di casa per un TSO. Diciamo che sono una control freak e che ho bisogno di prendere in considerazione tutte le situazioni possibili e immaginabili e il conseguente comportamento che dovrei adottare. Non c’è spazio per l’improvvisazione.

Il presupposto della lista qual è? E’ evidente. Davvero. Chiarissimo. Se leggeste la lista vi verrebbe subito in mente.  Il presupposto è che 20mila persone saranno lì mica per vedere McCartney, no, saranno lì per me. Solo per guardare, giudicare, deridere me.

Una persona normale pensa che sia folle, fuori di testa. Io penso che invece andrà proprio così. Oddio, magari non tutte 20mila. 19.500 però sì. Quindi immaginatevi quanto piaga sono in questo momento e compatite il povero Anacleto che è più esaltato di me, non l’ho mai visto così contento di aver speso veramente tanti soldi in un colpo solo,  si è già messo a calcolare gli orari dei nostri spostamenti e a stabilire dove e quando dovremmo cenare e parcheggiare la macchina. A proposito di control freak.

Comunque, appunto mancano 3 mesi. C’è tempo. Ho tempo. I precedenti non giocano a mio favore. L’unica volta che ho comprato dei biglietti per uno spettacolo teatrale, quello di Marcorè, poi non sono andata e ho perso i soldi. E si trattava di uno spettacolo in un teatrino del cazzo. Qua si parla dell’Arena. Quindi non so. Se Anacleto non fosse così entusiasta la decisione sarebbe molto più facile da prendere, ma devo tenerlo in considerazione (anzi, teoricamente sarebbe il contrario, sarebbe lui a dover decidere, mica io, ma la piega autoritaria dittatoriale che sto prendendo è da far invidia al M5S).

Vabbè Paul, chissà se ci vedremo mai.

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