Magazine Viaggi

Partire è un po’ morire

Creato il 08 maggio 2015 da Giorgiagarino

Partire è un po’ morire
rispetto a ciò che si ama
poiché lasciamo un po’ di noi stessi
in ogni luogo ad ogni istante.
E’ un dolore sottile e definitivo
come l’ultimo verso di un poema…
Partire è un po’ morire
rispetto a ciò che si ama.
Si parte come per gioco
prima del viaggio estremo
e in ogni addio seminiamo
un po’ della nostra anima.

Edmond Haracourt

Partire è un po' morire

L’incognita del futuro…

Partire è un po’ morire, si lasciano gli affetti, i luoghi cari, le sicurezze della propria vita, per andare a conoscere popoli diversi, terre sconosciute, aprire la mente ed arricchirsi di esperienze.

Partire è un po’ morire, cambiare, lasciare una parte di noi, per rinnovarci nello scambio culturale con altra gente, abitudini e tradizioni a volte incomprensibili…e cercare un po’ di noi in loro.

Partire è un po’ morire, sognare un senso di libertà, cercando le nostre origini, evadendo dalla quotidianità senza pensieri.

Partire è un po' morire

In Messico… senza pensieri… (2003)

Partire è un po’ morire, lasciare qualcosa di noi nel paese dove andiamo e tornare un po’ cambiati, rinnovati, migliorati, abbandonare la nostra anima e tornare per riprenderla.

Partire è un po’ morire, il viaggio è una metafora della vita: organizzare il percorso, preparare la valigia, volare verso l’incognito, conoscere il diverso, affrontare gli imprevisti, sognare quel che sarà, tornare a casa e chiudere il cerchio pensando alla meta successiva.

Partire è un po’ morire, in attesa dell’ultima partenza della nostra vita, dalla quale non si tornerà.

Partire è un po' morire

Sorvolando le Canarie (2013)



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine