Sono due le inchieste svolte dalla Procura della Repubblica di Napoli sul calcio scommesse. In una di queste, a sorpresa, spunta un super testimone.
Si tratterebbe di un ex calciatore del Napoli, ascoltato dai pubblici ministeri napoletani in qualità di persona informata dei fatti e non come indagato.
Al momento è ancora segreta l’identità del giocatore che avrebbe risposto, con la massima precisione e dovizia di particolari, alle domande poste dai magistrati nel mirino dei quali ci sono una decina di partite di serie A del 2010 di cui tre del Napoli, che, estraneo alla vicenda giudiziaria, potrebbe in futuro, essere considerato come parte lesa.
Sono tre gli incontri del Napoli monitorati, con la massima attenzione, dai pubblici ministeri napoletani ( precisamente Napoli – Parma del 2010, Sampdoria- Napoli terminata per 1 a 0 a favore dei doriani e Lecce- Napoli terminata per 2-1 per i salentini giocata lo scorso otto maggio).
All’ex giocatore azzurro sono state fatte inoltre, precise domande sulla presenza a bordo campo, allo stadio San Paolo, di Antonio Lo Russo, figlio di Salvatore, indiscusso leader di un clan camorristico operante nel quartiere di Miano.
La notizia di un super testimone disposto a svelare ai pubblici ministeri l’affare calcio scommesse è filtrata nonostante tutte le misure di precauzione disposte sia per blindare la notizia, sia per tutelare l’ex calciatore che ricordiamo non risulta indagato e negli interrogatori viene sentito unicamente come persona informata dei fatti.
E se questi sono le notizie trapelate su una decina di partite del campionato di calcio di Serie A relative ad una delle inchieste sul calcio scommesse a Napoli, la seconda parte delle informazioni riguarda l’inchiesta dell’incredibile giro di presunti illeciti commessi truccando i risultati finali delle partite consentendo in questo modo agli scommettitori di giocare cifre importanti, nell’ordine delle decine di migliaia di euro, anche sui risultati esatti.
In queste ore, continua, senza sosta, il lavoro della polizia giudiziaria che passa al setaccio migliaia di puntate e di scommesse, per lo più risultate vincenti. Si vedono e rivedono gli incontri di calcio grazie alle registrazioni mandate in onda da varie emittenti televisive. Immagini che garantiscono il servizio a milioni di tifosi, con l’unico obiettivo di comprendere il perché di risultati a volte sorprendenti.
Una domanda, però, sorge spontanea: per quale motivo l’ex giocatore del Napoli è stato convocato in Procura?
E’ presumibile che i magistrati della procura della Repubblica di Napoli abbiamo chiesto all’ex azzurro, se durante il periodo in cui, giocava nel Napoli fosse a conoscenza di comportamenti sospetti prima o durante le partite, e delle tre sconfitte, contro il Parma, la Sampdoria e il Lecce.
In occasione della partita con il Parma, persa dal Napoli con il risultato di 2-3 si notò la presenza a bordo campo del figlio dell’ex camorrista, ora collaboratore di giustizia Salvatore Lo Russo, Antonio, che svolgeva mansioni di giardiniere dell’impianto sportivo con tanto di pettorina riservata.
Giuseppe Parente
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