Il tour europeo di Brad Paisley (foto a lato) si chiama H20, che come sapete è il simbolo chimico dell’acqua. Mai nome fu più azzeccato, direi, visto che Paisley è uno delle centinaia tra artisti, musicisti e proprietari di ditte specializzate in forniture musicali che hanno perso milioni di dollari in attrezzature varie a causa della storica alluvione di inizio maggio a Music City. Paisley era infatti in procinto di cominciare le prove del suo spettacolo ispirato all’acqua, la mattina del 3 maggio, quando la pioggia ha inondato l’area e sommerso il suo palco e il magazzino dove conservava tutti i suoi strumenti musicali, gli amplificatori, i riflettori e il suo archivio audio/video. Brad ha potuto accedere nuovamente al magazzino solo quattro giorni dopo, quando le acque del fiume Cumberland si sono ritirate; dall’inventario è risultato che solo la sua chitarra preferita e poco altro si era salvato dall’inondazione. Giusto il tempo di riparare il riparabile, ordinare altro equipaggiamento, organizzare un paio di giorni di prove e il tour ha dovuto cominciare lo scorso weekend a Virginia Beach, in Virginia. In una intervista telefonica alla AP Paisley ha scherzato: «Ho fatto sapere tramite Twitter ai miei fan che quello che avrebbero visto a Virginia Beach sarebbe stato il risultato di prove effettuate sott’acqua. D’altronde si chiama H2O tour. Qui non si finge, l’abbiamo fatto sul serio!»
Paisley è solo uno tra le migliaia di musicisti e gestori di imprese che stoccano materiale vario alla Soundcheck Nashville, un grande centro di locali di varie metrature per depositi a noleggio all’interno di una zona industriale che sorge accanto al fiume Cumberland. Il proprietario, Ben Jumper (nella foto qui a sinistra), ha dichiarato che il magazzino affittato da Paisley, un locale di quasi 20 metri quadrati, era stato completamente sommerso dall’acqua e che i danni sono stimati in decine di milioni. Ancora mentre oggi scrivo il sito internet della Soundcheck riporta nelle news la chiusura dei locali e la richiesta di pregare perchè tutto torni alla normalità al più presto.
Anche Keith Urban ha perso la sua attrezzatura. Alcuni suoi amici affermano che Vince Gill ha avuto distrutta tutta la sua collezione di chitarre, inclusi insostituibili pezzi vintage dal valore storico. LeAnn Rimes ha perso tutta la attrezzatura del suo tour, finita sotto quasi 3 metri di acqua, almeno a sentire ciò che afferma il suo chitarrista Ryan Wariner.
I musicisti – così come la maggior parte dei residenti di Nashville - avevano avuto solo vago sentore che la micidiale tempesta sarebbe stata così violenta. Anche perchè la pioggia ha inizialmente colpito le aree appena fuori la capitale del Tennessee, risparmiandone nelle prime ore alcuni dei più importanti simboli della musica. Tutta quell’acqua alla fine è però confluita nel fiume Cumberland e ha colto tutti di sorpresa quando gli argini del fiume hanno cominciato a cedere in centro città prima e a nordest di Nashville poi, le due più importanti aree della città per la musica country. Oltre alla Soundcheck, danni da inondazione sono stati subiti come sappiamo dalla Grand Ole Opry e dalla Country Music Hall of Fame, oltreché da molti locali ed imprese legate alla musica country di downtown.
Ryan Wariner – che è il figlio di Steve Wariner, vincitore di un Grammy country, nella foto a lato in compagnia del padre e di Brad Paisley - tenta di essere ottimista, ma per lui non c’è molto per cui esserlo: «Dentro al mio magazzino avevo tutto tranne due chitarre: pedal steel, amplificatori, casse, microfoni, console per la regia audio, avevo tutto lì.»
Scott Scovil, proprietario di MooTV, una società di produzioni video che fornisce schermi giganti ed altre diavolerie tecnologiche per grandi tour musicali dal vivo, l’ha presa con più filosofia e sorridendo ha dichiarato: «Sempre meglio che perdere qualcuno a te caro o perdere la tua casa! Tutti questi oggetti possono essere sostituiti». Ciononostante Scovil non ha aspettato che la polizia dichiarasse di nuovo sicure quelle zone: appena ha potuto ha passato il cordone di sicurezza in un punto dove i controlli non erano così stretti, ha chiamato un suo amico con un gommone e si è recato nelle palazzine della sua società a dare un’occhiata. Quello che ha visto lo ha scioccato: nel suo magazzino c’erano almeno due metri e mezzo d’acqua. «Presumibilmente tutto doveva essere andato perduto, anche perchè le schede madri e gli schermi ad alta definizione non prendono bene l’essere a contatto con l’acqua.»
«Sono stato sopraffatto dall’emozione e mi sono messo a piangere» ha dichiarato Ben Jumper «E’ stata un’immensa perdita per l’industria dell’intrattenimento musicale di Nashville a livello locale ed anche a livello nazionale per tutti i talenti che lavorano in questo ambiente.»
Brad Paisley ha corso contro il tempo per cominciare il suo tour come da programma. Ha dichiarato che i suoi fan lo meritavano e che posticipare l’inizio del tour sarebbe stato logisticamente più difficile che non cominciare anche se in condizioni non ottimali. «La tecnologia della mia chitarra costa come un broker di borsa.» La gran parte del palco costruito per il tour di Paisley (che era già pronto quando è avvenuta l’alluvione), composto di alluminio, ha avuto bisogno di essere asciugato ripulito e aggiustato con nuove sezioni di moquette e compensato. Fortunatamente la produzione video del tour non era stata affidata alla Soundtrack. «Eventi del genere» ha detto Paisley il giorno prima della partenza per Virginia Beach «ti fanno riflettere sulle cose che ti sono state in dono in questa vita. E questo tour significherà molto di più per me di qualsiasi altro tour in cui ci siamo imbarcati».
Magazine Cultura
Partito (per un pelo) il tour di Paisley. La “macchina” Nashville lentamente riparte
Creato il 26 maggio 2010 da Godblesscountry @massimoannibalePossono interessarti anche questi articoli :
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