E perchè no, siamo in italia e se si candidano escort e non solo.. perchè non si può candidare un partito di pirati del web?
Il Partito Pirata Italiano si presenterà alle prossime elezioni e sosterrà le ragioni del web libero e delle tecnologie aperte.
L’annuncio è stato fatto Athos Gualazzi – presidente dell’associazione partito pirata – durante l’ultimo Internet Governance Forum a Trento.
Si deciderà tutto con gli utenti sulle eventuali “forme” di partecipazione elettorale, ma l’idea sarebbe quella di presentarsi “a macchia di leopardo” in Italia, dice Gualazzi.
Non hanno escluso eventuali collaborazioni con altri partiti (si dichiarano vicini alle posizioni di Sinistra e Libertà di Vendola).
Il loro programma sarebbe già visibile online – qui
Il Partito Pirata Italiano pensa che siano maturi i tempi per trasformarsi in un partito non solo di nome ma anche di fatto.
Che ne pensate?