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Partizionamento di un sistema Linux

Creato il 21 ottobre 2013 da Ilbruttobug

Partizione

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Introduzione

Il metodo più pratico per installare un sistema Linux è quello di farlo in un’unica partizione, che contenga tutte le directory. A volte, però, questa configurazione non soddisfa alcune necessità. Cerchiamo allora di partizionare il sistema in maniera più pratica e funzionale.
Utilizzare il sistema su più partizioni aumenta la sicurezza e riduce la difficoltà di recupero in caso di problemi; in più si riesce ad avere maggior controllo su alcuni fattori, come la frammentazione o il tempo di check in caso di riavvio improvviso. Inoltre, mantenere separate parti del filesystem consente anche di reinstallare facilmente, poiché, magari, la /home si trova in una partizione separata e quindi non c’è bisogno di effettuarne un backup.
Si tenga presente che avere più partizioni non è necessario o obbligatorio, ma sono un sistema di controllo e di fault-tollerance in più; inoltre, avere più partizioni non aumenterà le prestazioni. Per ottenere questo, esse devono anche risiedere su dischi differenti.
Quali parti del “tree” è consigliabile mettere in una partizione separata è strettamente dipendente dall’uso che faremo della macchina: è chiaro che le esigenze di un utente domestico sono ben diverse da quelle di un server di produzione.
La prima regola che possiamo dare è quella di separare i dati dai programmi, mettendoli in due partizioni separate (questo consiglio non vale solo per Linux, ma per qualsiasi altro sistema operativo). In questo modo se si incasinano i dati, abbiamo un sistema per cercare di recuperarli, mentre se si incasinano i programmi, possiamo reinstallare a cuor leggero, in quanto i dati sono protetti in una partizione separata.
Separare / da /home è già un primo modo di partizionare il proprio sistema.

Directory

/
Deve contenere, almeno gli strumenti necessari al boot, le utilità base di gestione e recovery del sistema.

/etc
Non deve mai essere messa in una partizione separata da /, in quanto altrimenti il kernel non avrebbe possibilità di leggere alcuni dei file necessari al boot e quindi non si potrebbe avviare il sistema operativo.

/boot
Può essere in una partizione separata e risulta molto utile averla separata nel caso si vogliano installare più distribuzioni Linux/Unix sul proprio sistema. Diventa questa una scelta obbligatoria in caso si utilizzi un volume LVM (logical volume manager) poiché se i file di avvio risiedessero in un volume LVM non sarebbe possibile leggerli, e dunque non sarebbe possibile effettuare il boot.
Veniva posta in una partizione separata quando il filesystem di / non era supportato dal kernel, quindi in essa venivano inseriti il kernel e l’immagine di boot che conteneva al suo interno il supporto al filesystem di /.

/home
Andrebbe quasi sempre messa in una partizione separata dalle altre. In caso si abbia necessità di reinstallare il sistema, i propri dati sono al sicuro. Inoltre, in caso di riavvio improvviso, le probabilità che si corrompa la partizione di /home saranno minori che avere tutto in una sola partizione.

/usr
Contiene tutti i programmi installati dalla propria distribuzione e possono essere veramente tanti. Inoltre ci vengono spesso messi anche i sorgenti del kernel che, decompressi, occupano circa 300 Mb. Separarla da / consente di mantenere quest’ultima di dimensioni contenute, e separare la parte applicativa da quella di gestione vera e propria della macchina. Separando /usr/src da /usr, è possibile montare quest’ultima come read-only, che non guasta dal punto di vista della sicurezza.

/tmp
È la directory che viene utilizzata dalle applicazioni come punto d’appoggio per memorizzare dati temporanei di elaborazioni che poi verranno cancellati al riavvio successivo. A volte richiede anche anche molto spazio, considerando che i programmi di masterizzazione, i file di gestione degli archivi compressi, i browser ecc mettono i file temporanei proprio in essa.
In generale, ed il particolare in caso di una macchina server, è sempre opportuno dedicare una partizione separata a /tmp.

/opt
Originariamente era stata concepita per l’installazione di software commerciali di terze parti, e tutte le directory delle applicazioni erano sottodirectory di /opt. Questa cartella è dunque a disposizione per installare qualsiasi tipo di software che rispetti la regola. GoogleEarth ne è un pratico esempio, il suo installer automatizzato, suggerisce di default l’uso di /opt.
Tenendo /opt in una partizione separata è possibile usufruire di una porzione di disco conservabile in caso di reinstallazione.

/var
Come dice il nome stesso, contiene file il cui numero, contenuto e dimensione possono variare molto frequentemente (spool, contenuti di web server, database, cache proxy, o anche la cache dei pacchetti di apt per chi usa Debian o derivate).
Averla in una partizione separata può evitare di riempire / con questi file e mantenerne sotto controllo il contenuto, soprattutto in caso di installazione per server, in quanto al suo interno troveranno posto una gran mole di dati.

/misc
Oppure con un nome simile. Potrebbe essere molto utile creare una partizione da dedicare a dati che vengono scaricati da Internet, come ad esempio documenti, foto, file vari, p2p ecc.

/swap
I computer sono cambiati molto da quando fu introdotto il sistema di memoria swap. All’inizio, si aveva la necessità di estendere la reale capacità di memoria di lavoro del computer per alcuni motivi. Innanzitutto la memoria di lavoro viene ottimizzata. Avere più memoria risulta comodo in certe situazioni. Inoltre molti programmi necessitano di molta memoria volatile per poter funzionare correttamente. Grazie alla memoria swap, la memoria disponibile nel sistema diventava la somma dello spazio ram più lo spazio swap. Oggi invece la dotazione di ram è spesso abbastanza grande, al punto che il nostro computer potrebbe non avere per niente bisogno della swap, infatti se si hanno 4 Gb o più di RAM e se si ha un PC Desktop/Gaming si può scegliere di non creare una partizione swap.
Per chi usa windows, il corrispettivo windows di questa partizione sarebbe il file “Pagefile.sys”, che si trova nel disco principale “C:”.

Dimensioni

La dimensione delle partizioni, come il loro numero, dipende largamente dal tipo di utilizzo che andremo a fare della macchina e dalla capacità dell’Hard Disk.

/
Solitamente piccola se /boot, /usr, /tmp, /var, ed /home sono in altre partizioni. 1-2 Gb, sono sufficienti.

/boot
Contiene i kernel, il bootloader e poco altro. Solitamente di capacità pari a circa 200 Mb per ogni OS Unix/Linux installato.

/home
tutto quello che si può dare dopo aver fatto il partizionamento del sistema. Essa conterrà i nostri dati e documenti personali, che sono tanti e spesso di grandi dimensioni (documenti, musica, video, etc.). Contiene inoltre le configurazioni del DE e dei programmi, che usiamo, i salvataggi dei giochi, ecc.

/usr e /opt
/usr dovrebbe essere la più grande partizione, dopo la partizione /home, /opt potrebbe essere più piccola. Contengono i programmi essenziali ed i programmi installati tramite il gestore pacchetti della propria distro (/usr) e programmi opzionali e di terze parti (/opt).
Conviene dimensionare /usr almeno sui 15-20 Gb mentre /opt sui 5-10 Gb.

/tmp
È una partizione il cui contenuto può variare molto. Sui Server può essere utile averla della capacità di 1-2 Gb. Se è un PC Desktop/Gaming 512 Mb possono andar bene, inoltre può essere utile montarla direttamente nella RAM visto che al riavvio i dati verranno cancellati.

/var
Contiene dati che possono variare frequentemente e tende ad avere un particolare comportamento variabile (il nome “var” appunto deriva da “variable”). Il suo contenuto cresce e diminuisce in misura anche notevole. Conviene dimensionarla generosamente, tra i 2-3 Gb (PC Desktop/Gaming) ed i 4-5 Gb (PC Server). Anche in questo caso

/misc
Se utilizzata, contiene solitamente una grande quantità di dati, sopratutto se si usano programmi di filesharing (p2p). È necessario, quindi, che vi venga dedicato tutto lo spazio possibile, sacrificando altre partizioni, /home in particolare, visto che si userà questa al posto di una cartella all’interno della partizione /home stessa.

/swap
L’area di swap è l’area di appoggio per la memoria RAM localizzata sul disco rigido, le cui dimensioni variano in base alla quantità di RAM installata nel sistema.
La dimensione della partizione di swap deve essere da 1 fino a 2 volte la quantità di RAM presente nel sistema se si ha installata una quantità di RAM inferiore ad 1 Gb. Per es. con 512 MB di RAM, la swap sarà compresa tra 512MB e 1 GB.
La dimensione della partizione di swap deve essere invece pari o inferiori alla quantità di RAM presente nel sistema per quantità di RAM superiori ad 1GB. È infatti eccessivo allocare 2 GiB per lo swap in sistemi dotati di 1 GiB di RAM o più e principalmente utilizzati per applicazioni da ufficio. In tal caso potranno bastare anche soltanto 512 MiB.


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