…per fare una mostra! Nella mia città natale ho già fatto alcune esposizioni, ma questa sarà particolare perché rivelerà il legame del mio inconscio alla storia di questa città e ai suoi simboli.
Ho scoperto di aver esplorato la memoria del mondo archetipico e di aver usato da sempre il simbolismo alchemico nel mio lavoro senza però accorgermene. Questi elementi erano già dentro di me e non poteva essere diversamente, proprio perché sono nata e cresciuta a Riga, una città popolata dai simboli. Sin dall’infanzia ero attratta dai suoi misteri. Esploravo le vie, scoprendo sugli edifici presenze particolari come il ragazzo con la scala, simbolo di ascesa spirituale; l’aquila, simbolo di spirito costretto nella materia bruta; il lupo, simbolo dell’antimonio e infine il ragazzo con il libro, simbolo di iniziazione. La mia immaginazione non aveva pace.
Probabilmente la maggior parte degli architetti di Riga hanno usato questi simboli inconsapevolmente, a parte alcuni, come nel caso della squadra e il compasso, collocati su un palazzo in Vecriga (parte medievale della città) - un riferimento chiaro alla Massoneria che, come sappiamo, ha attinto alla simbologia alchemica.
Lolita