Le bon de chauffage non sarà più lo stesso, ma terrà conto del reddito familiare. Nonostante le entrate nelle casse regionali dei nove decimi del riparto fiscale della benzina che ammonterebbero a 35 milioni di euro, la cifra stanziata nell’anno prossimo sarà la stessa del 2010, vale a dire 17 milioni di euro. I valdostani vedranno decurtato “Le Bon” a causa delle restrizioni della Finanziaria. Questa è la scusa sostenuta dall’assessore alle Attività produttive, Ennio Pastoret: “siamo nell’obbligo di stabilire quali sono le cose irrinunciabili e quelle delle quali si può fare a meno“. (LA Stampa). Dunque, quella cretinata della Festa della Valle d’Aosta ( 1.013.000 di euro) è cosa irrinunciabile? E comprare dei posti auto a peso d’oro, fuori dai costi del mercato, è irrinunciabile? E i vari Festivals autocelebrativi sono anch’essi irrinunciabili? Pare al momento che l’unica voce che si possa ridurre sia quella che distribuisce un po’ di ricchezza a tutti. Vi ricordate il teatrino della raccolta firme per chiedere all’Europa di conservare i nostri buoni di benzina? Beh, cosa penserebbero i politici unionisti, se domani i loro concittadini prendessero banchetti, carta e penna e incomininciassero a raccogliere firme per chiede quello che “l’autonomia” ha sempre garantito? Perché smettere ora di essere speciali?