Anche quest'anno è arrivata la Pasqua, segno di Resurrezione e di Pace, quella pace che dovrebbe partire dai nostri cuori, per arrivare a tutti, senza distinzioni di razza, senza distinzioni di credo. Tante sono le aspettative di tutti gli italiani, dopo un periodo buio, caratterizzato dall'assenza di un governo degli italiani e per gli italiani, capace di far vivere dignitosamente tutte le famiglie.
Per il governo, visto lo stallo più totale, la vedo dura, ma una luce nuova sembra voler illuminare con forza
e serenità una nazione, ma anche il mondo intero, una luce fatta di speranze positive e non solo di parole ma anche di tanti piccoli gesti che toccano il cuore: sì, stiamo parlando del nuovo
Pontefice, di Papa Francesco, una persona umile, un amico di tutti, uno di noi.
Un Papa che sta catturando l'attenzione di chi ha abbandonato da qualche tempo la chiesa, la fede, Jorge Mario Bergoglio, arriva dall'America Latina, anche se di origini Italiane, quando gli fu
chiesto con quale nome volesse esser chiamato, non ebbe dubbi, scelse il nome di un Santo, il Santo della povertà, della Carità, dell'umiltà: Francesco.
Dal momento in cui si affacciò alla loggia della basilica di San Pietro, con quel suo ''Buonasera'' con
quella semplicità chiedendo di pregare per lui, chinandosi verso la piazza, da quel giorno, lui conquista le folle, emoziona, fa gesti concreti, il Vescovo dell'essenzialità, il
buon pastore che guida il suo gregge, i suoi discorsi vanno a braccio, arriva dritto al cuore di tutti, sa cosa vuol dire la parola "povertà”, la conosce bene, la sua Argentina ancora
oggi ne soffre, lui ama gli ultimi, ama i malati, i disperati, i giovani.
Ha già conquistato una platea mondiale, anche di chi non professa la fede cattolica, come gli amici Ebrei, gli ortodossi, i mussulmani: segno di unità, di fratellanza.
Si è fatto voler bene da subito, quando parla, si esprime anche con i gesti, emozionante la frase: "Che il
Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca".
Quanti bambini abbraccia, benedice, ama essere fra la gente, per tutti una parola, per tutti una carezza, ieri a Casal del Marmo Papa Francesco celebrando la messa ''in Coen Domini''
parlando ai giovani minori che si trovano in questa struttura (carcere minorile) ha detto loro: "Vi porto la carezza di Gesù''e ancora ''Non lasciate che vi rubino la speranza".
Come un padre buono
li ha incoraggiati, con parole che certamente i giovani avranno impresso nel loro cuore per sempre, in fondo un buon pastore educa il suo gregge, ma anche il gregge segue il pastore, entrambi
devono fare lo stesso percorso, camminare insieme,
molte persone forse torneranno alle confessioni, torneranno a messa, si porranno domande, troveranno risposte.
Penso che Papa Francesco ci sorprenderà ogni giorno, la decisione di voler vivere il suo pontificato nella semplicità, lo
dimostra anche il fatto che per il momento non vivrà nel palazzo apostolico, Egli ha deciso di rimanere nella Domus Sancta Marthae, la residenza vaticana dove hanno alloggiato i
Cardinali durante il conclave e dove abitano i sacerdoti e i vescovi che lavorano all'interno del Vaticano. Stare a contatto con il clero condividendo i pasti, dialogando, pregando con
essi.
" Le cose del cuore non hanno spiegazione, vengono da sole "
Colgo l'occasione per augurare una serena Pasqua a tutti gli amici e i conoscenti che leggono questo semplice blog, e un augurio particolare lo voglio fare a lla mia amica Elena DP, che ogni giorno contribuisce a portare serenità e speranza con una forza e una determinazione uniche.