Lo chiede la LAV che rivolge un appello per una Pasqua ‘francescana’, senza la crudeltà della carne portata in tavola.
Senza carne di agnello e capretto si risparmia e si rispetto la vita di 700mila capi di bestiame.
Una Pasqua nel rispetto della solidarietà con tutti coloro che carne questo anno non ne possono mangiare, sembra infatti che ben 2 famiglie su 10 non si possono permette agnelli o capretti dunque un bel gesto sarebbe quello di non portare carne in tavola.
“Invitiamo i cittadini a fare un gesto concreto rinunciando alla carne tradizionalmente portata in tavola a Pasqua e a firmare la petizione della Lav, in tante piazze anche sabato e domenica prossima, con cui chiediamo al Governo e al Parlamento 10 leggi a tutela degli animali”, dichiara Gianluca Felicetti, presidente della Lav.
“Tra le nuove norme – aggiunge – chiediamo la promozione di scelte alimentari senza prodotti di origine animale, la disincentivazione degli allevamenti e, comunque, l’obbligo di stordimento per tutte le macellazioni. Venite in piazza a firmare la petizione o cercate il tavolo LAV piu’ vicino su www.lav.it“.
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