Pasqua: uova e conigli

Da Virginia Less

A Pasqua, si sa, oltre alle tradizionali uova, sono in vendita molti  conigli di cioccolata.  Mi chiedevo da diversi anni quale tradizione li associasse, essendo i conigli notoriamente mammiferi!

Questa volta mi sono ricordata di  fare una piccola ricerca e ho trovato questa graziosa leggenda tedesca. Spero che le nonne la gradiscano e abbiano voglia di raccontarla ai nipotini. ( la ricavo, con qualche taglio, da http://www.aleteia.org)   AUGURI A NOI TUTTE!

Una festa primaverile della Germania precristiana era dedicata a  Eostre (dea della fertilità).

Racconta una leggenda tedesca una volta la dea trasformò l’uccello che si era posato sul suo braccio in un coniglio, perché i bambini potessero giocarci. La trasformazione non fu però gradita all’uccellino, e questi, diventato coniglio, si rattristò molto. I bambini chiesero quindi alla dea di trasformare nuovamente il coniglio in uccello. Nel frattempo, però, era giunto l’inverno, ed Eostre non aveva più la forza per farlo.  Quando tornò la primavera, la dea della fertilità riprese le forze e poté trasformare il coniglio.  Quando questi assunse di nuovo la forma di un uccello, depose le uova e le diede alla dea in segno di gratitudine, e ai bambini diede delle uova dipinte.

E, come tante altre pagane, la festa di Eostre è stata assimilata dal cristianesimo, conservando i doni tradizionali. Per molti  secoli si sono dunque regalate  uova  vere decorate e i conigli erano, suppongo, dolciumi sagomati. La tradizione del cioccolato prese piede nel 1700, partendo dalla Francia.


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