Passaggi di tempo; la narrazione dell'esistenza che allontana la morte

Creato il 18 giugno 2014 da Lucia Savoia
Immaginate di essere afflitti da una misteriosa malattia che ha impresso una data di scadenza alla vostra vita; avete bisogno di tempo, tempo per amare, per finire ciò che avete iniziato, tempo per vivere. Immaginate ora d’incontrare per caso un uomo che di tempo a disposizione ne ha a bizzeffe, ma non possiede ricordi o, per meglio dire, ne ha, ma pochi, troppo pochi da passare in rassegna prima che il sonno arrivi. Cosa fareste? Non sareste tentati di mettere in atto uno scambio vantaggioso ed equo?
Passaggi di tempo di Andrea Ferrari ci parla di questo, di ciò che accade a Philippe Ravassard, dirigente di un’agenzia di forniture navali ed unico sopravvissuto ad un disastro aereo del 1922. Da quel momento un male insidioso si è impossessato di lui e una macchia, dapprima simile a un neo e poi sempre più grande, ha impresso nelle sue cellule la data della sua morte; una data sempre più vicina. Quando Philippe incontra Fernando, un notaio senza sonno, decide di sfruttare la situazione e di aggrapparsi con tutte le forze a quella che sembra essere l’ultima speranza possibile; firmerà con l’uomo un contratto, simile a quelli che si firmano con il diavolo o con altri personaggi bizzarri. Il francese cederà al notaio i ricordi avventurosi del suo passato e Fernando glieli pagherà in una misura equivalente di tempo nuovo, da utilizzare.
Il racconto di Ferrari è costruito su un intreccio di romanzo e favola, laddove la storia principale contiene altre storie. 

Andrea Ferrari

Gli episodi che Philippe racconta a Fernando infatti, aprono tante parentesi nella narrazione principale, ponendosi come finestre affacciate su un mondo in cui niente è come sembra: c’è un’antica confraternita di funzionari provinciali che “crea” persone reali solamente inventandone i nomi da trascrivere su un registro; c’è un marinaio che desidera una ragazzina così ardentemente da rapirla; c’è un pesce misterioso ed inquietante che abita le acque di un tranquillo canale francese. Queste storie passeranno dal vissuto personale di Philippe per entrare a pieno titolo in quello di Fernando ma, a lungo andare, la faccenda scapperà loro di mano ed entrambi rimarranno vittime di ciò che hanno firmato
In una struttura narrativa quasi da Mille e una notte, con una leggerezza degna dei romanzi di Calvino che si tinge però di oscurità metafisiche come un quadro di de Chirico, Andrea Ferrari tratteggia una storia dalla forte carica emotiva. Niente male per un esordiente che, nel 2007, figurava tra i candidati al Premio Strega
Quell’anno vinse Ammaniti, ma si sa, la qualità resta.
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