Il crescente interesse, da parte dei media ufficiali, verso i sistemi di comunicazione basati su Internet riflette, in realtà, lo sviluppo di una nuova forma di comunicazione socializzata: la mass self-communication.
È una comunicazione di massa, poiché raggiunge potenzialmente un’audience globale attraverso le reti p2p e la connessione Internet. È una comunicazione multimodale, in quanto la digitalizzazione dei contenuti e di social software avanzati, spesso basati su open source e scaricabili gratuitamente, permette la riformattazione di praticamente ogni contenuto e in qualunque forma, sempre più spesso distribuiti via reti wireless. Ed è un tipo di comunicazione autonomo a livello di generazione di contenuti, gestione dell’emissione e selezione della ricezione nell’ambito dell’interazione many-to-many.
Siamo oramai immersi in un universo di comunicazione completamente nuovo e, in ultima analisi, in un nuovo medium, la cui spina dorsale è costituita da reti di pc, il cui linguaggio è digitale, e i cui trasmettitori sono distribuiti globalmente e globalmente interattivi.
È sicuramente vero che un medium, anche rivoluzionario come quello appena descritto, non determina i contenuti e l’effetto dei suoi messaggi. Esso rende possibile, però, la varietà illimitata e l’origine in larga parte indipendente della gran parte dei flussi di comunicazione che continuamente fanno e disfano la produzione di significato locale e globale nell’opinione pubblica.
Manuel Castells – Comunicazione, Potere e Contropotere nella network society -