19 APRILE 2013 – Dopo la convincente prova di Cesena – terminata a reti inviolate – mai nessuno avrebbe potuto immaginare contro il Cittadella, una prova così negativa. In una partita dove i tre punti erano a dir poco d’obbligo, gli uomini di Mandorlini non sono riusciti ad andare oltre un deludente zero a zero. Forse per la prima volta in questa stagione i gialloblù sono apparsi una squadra senza testa e senza gambe, ma soprattutto assolutamente povera di idee. A distanza di soli quattro giorni dalla bella prestazione in terra romagnola è difficile spiegare un’involuzione come questa. Ora è fin troppo facile addossare le colpe all’allenatore – è lui che decide la formazione e i cambi – piuttosto che ai giocatori – sono loro che alla fine scendono in campo – tuttavia l’inaspettato passaggio a vuoto richiede sicuramente un’analisi più approfondita. Innanzitutto bisogna dare giusto merito a Foscarini per l’interpretazione tattica della gara con la quale ha dato “scacco matto” al collega gialloblù. Il tecnico granata – da sempre fedele al 4-3-3 – è sceso al Bentegodi con un inedito 3-5-1-1 dove le due punte, rientrando a turno sulla linea mediana del campo, hanno sistematicamente messo in inferiorità numerica – 3 contro 6 – il centrocampo scaligero. Non solo, questo attento lavoro di “rientro” ha inoltre permesso ai granata di “ingabbiare” Jorginho – che non è quasi mai riuscito a far ripartite l’azione gialloblù – e di raddoppiare sistematicamente su Hallfreddsson. Se a questo aggiungiamo poi che Maietta & compagni sul piano atletico sono sembrati nemmeno lontani parenti di quelli visti a Cesena, ecco che la “frittata” è servita. Ultimo ma non ultimo i due infortuni muscolari che hanno colpito Cacciatore – sostituito all’inizio della ripresa da Crespo – e capitan Ceccarelli – al quale è subentrato il quasi debuttante Bianchetti – e che hanno complicato non poco la gestione della gara per Mandorlini. Decisamente preoccupante a questo punto la situazione infortunati in casa gialloblù – al momento sono fermi a box per problemi muscolari oltre ai già citati Cacciatore e Ceccarelli, anche Moras, Rivas, Laner, e Agostini – tanto da sollevare qualche lecito dubbio su una corretta gestione dei carichi di lavoro della preparazione atletica.
In buona sostanza il mancato successo di lunedì rischia di compromettere un’intera stagione perché con sole cinque giornate da disputare non sono certo consentiti passi falsi. A parziale consolazione va detto che con il Cittadella i gialloblù sono stati fin troppo brutti per essere veri e questo ci consente – almeno fino al prossimo incontro casalingo con il Brescia – di mantenerci fiduciosi per il futuro. Fortunatamente un “aiutino” ci è poi arrivato dal Livorno, uscito sconfitto per tre a uno nel posticipo disputato in casa contro il Novara. Il divario che ci separa dai toscani si è ridotto quindi ad un solo punto. Non sarà molto ma se fosse arrivata una vittoria dei padroni di casa forse avremmo dovuto iniziare seriamente a pensare sin da subito alla maledetta lotteria dei play off.
Qualcuno dice che ci sono ancora 15 punti in palio e che niente è perduto, anzi tutto può ancora succedere. La prossima sfida contro le rondinelle – dove i gialloblù avranno la possibilità scendere in campo conoscendo in anticipo i risultati delle altre squadre – diventa una partita da “dentro o fuori”. Forse potrebbe esserci andata meno peggio del previsto.Manteniamo per ora il nostro bicchiere mezzo pieno….
Enrico Brigi