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Arrivato, sono arrivato, per dire e pure un po' suonato, così almeno mi sento in questo momento. Sarà la notte in aereo saltata (accidenti non riesco proprio a chiudere occhio, che invidia per quelli che basta appoggino la testa e subito cominciano a ronfare e non mi riferisco a nessuno in particolare se no poi non sono contenti). Sarà che non ho più l'età, ma datemi un attimo di tempo per raccogliere le idee, poi cominciamo. Sono già abbastanza stravolto dal fatto che tornando l'autostrada era tutta libera, non una mucca in mezzo, non uno che venga in contromano sulla corsia di sorpasso, non un gregge che abbia attraversato la strada, va beh che in risaia di greggi ce ne sono poche, ma neanche una capra o un dromedario, insomma quasi un deserto, la risaia vercellese.
Poi un'altra cosa a cui non riesco ad abituarmi è l'assoluta mancanza di clacson continuamente in funzione. Si vede che ormai avevano formato un suono di sottofondo a cui il corpo era completamente assuefatto e di cui adesso noto con preoccupazione la mancanza. Un silenzio che diventa quasi fastidioso e di cui mi accorgo continuamente. Va bene, vorrà dire che parleremo un po' di tutto, sbrodolando come mio solito e allungando la frittata, adesso che tornato sano e salvo, come si dice in questi casi, si possono cominciare a mettere agli atti, insomma, esperienze, ricordi, emozioni, immagini. Fatemi solo andare a dormire, poi vediamo; certo che mi sembra tutto così spento, così grigio tutto intorno. Sarà che un poco, sono diventato più vecchio e sono stanco, tanto stanco, anche di dire scemenze.