Ritorni come un brivido, su questo palcoscenico.
Si è sposato Brad, a stretto giro si sposerà George.
Brad, ha fatto tutto di nascosto. George, ci sta rintontonendo da settimane.
Brad sta con Angelina, come ampiamente noto alle cronache, hanno una schiera di figli che paiono la famiglia Von Trapp, quando non promuovono film, si danno alle opere di bene, oppure scorrazzano i figli in giro.
Figli che, a loro dire, dormono nel lettone con loro. Sperasi (per loro) a turno.
Milioni (di dollari) a parte, due come noi, visto che il letto in multiproprietà è segno distintivo del genitore moderno (del genitore esenpalle, direbbe mia madre, se fosse a conoscenza di questo blog) quasi come la libreria Billy dell’IKEA, quella che sembra una cazzata montarla e poi resta lì, mezza sghemba, a far da pendant col resto dell’arredamento (mezzo sghembo pure lui, visto che l’Uomo con una brugola in mano è una calamità naturale seconda solo a Katrina).
Comunque gli anni passano, per tutti. Pure per George, quello che ‘col cazzo che mi sposo’. Quello delle fidanzate un po’ cartonate. Quello che forse è un po’ gay (che poi, sarebbero, in tal caso, ben pure cazzi suoi).
Quello, per intenderci, che ai tempi di E.R. fece schizzare l’ormone a tutte (no, a molte, io preferivo Benton, per dire), e che ai tempi della Canalis fece scendere le balle ad altrettante (la Canalis, dico, una con una sola espressione facciale, quella di chi si sta rompendo inesorabilmente i coglioni)
E quindi, a quel che dicono le cronache, il 29 settembre tale Amal farà di lui un uomo rispettabile (come avrebbero detto, con certa pruderie, le nostre nonne) mettendo a tacere i pettegolezzi che cominciavano ad essere troppi (e son brutte cose, soprattutto se ti si ritorcono su cachet milionari).
Nulla da dire sulla sposa, che pare bella ed intelligente e a cui, per fare un appunto, si potrebbe giusto opinare che forse, in una foto dell’ultimo anno delle superiori, aveva lo smalto leggermente sbeccato sul mignolo della mano sinistra.
Qualche perplessità, invece, sul luogo del delitto, Venezia, che insomma fa un po’ progenie di satrapo di repubblica ex-sovietica (una a caso terminante in -stan e state a cavallo).
Ma la vera breaking news, diciamolo pure, è il celebrante.
Pare che George non possa fare a meno della presenza nel ruolo di guest star, di Walter Veltroni, in ragione di un feeling nato nel lontano 2009, quando George definì Veltroni ‘uno dei maggiori leader mondiali’, lasciando senza fiato il Veltroni medesimo che fino a quel momento (e pure a partire da quel momento, in realtà) aveva collezionato solo delle gran pedate nel culo, e facendo dubitare noi della lucidità mentale del Clooney medesimo, avendole presenti dalla prima all’ultima le gran pedate nel culo ricevute da Walternostro, tra cui alcune delle peggiori debacle democratiche degli ultimi anni.
E in attesa di urlare Viva gli sposi, un sommesso consiglio, fregateli tutti. E andate da un’altra parte. In un altro paese, in un’altra città, in un municipio di campagna. Sarebbe un colpo mediatico da paura, risparmiereste un botto, e soprattutto vi evitereste una rottura di palle epocale che in queste cose, sciaguratamente, non esistono controfigure.