Il mio orto quest’anno non è un granché.
E’ inversamente proporzionale: meno c’è il sole, e più è abitato dalle limacce.
Vasetti interrati con all’interno la birra, pacciamature di cenere, di segatura, di fondi del caffè, o addirittura con i gusci d’uovo tritati, non sono serviti in quest’estate molto piovosa.
Spargere i prodotti di origine chimica, i cosiddetti lumachicidi a base di Metaldeide, però, è pericoloso e da evitare! Uccidono lumache e limacce disidratandole, ma sono tossici per i prodotti coltivati e per i nostri animali domestici.
Tra l’altro va detto che se le lumache riescono a ripararsi in un luogo umido, o se piove a breve , anche se hanno ridotto il loro volume di un terzo, si rigenerano in fretta.
Chiacchierando con l’amica Mimma Pallavicini sono venuta a conoscenza di un prodotto organico a base di fosfato di ferro, che oltre ad agire sulla lumaca, al contatto del terreno si decompone diventando un fertilizzante. Resistente all’acqua, si sparge sempre di sera su terreno umido. Ma ottimo sarebbe prevenire. Un intervento in autunno, uno in primavera e un altro un mese dopo.
Quindi non mi resta che sfogliare il mio album e integrare le foto di quest’anno con i successi degli anni passati.
Dall’alto in senso orario
Kniphofia caulescens
Rheum officinale
Calendula
Piselli
un regalo gradito
Cetrioli su treillage di salice realizzato da Paolo Parlamento
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