Scrittura semplice, diretta e toccante: questi i tre pilastri sui quali getta le sue fondamenta la scrittura di Mauro Corona; scrittore, alpinista e scultore ligneo proveniente da Erto (PN), uno dei paesi coinvolti nell'immane disastro del Vajont.
Oggi sono qui per proporvi Storia di Neve (Mondadori, 2008), la storia completa della vita di una bambina nata nel paese montano di Erto e che fin da piccola si distingue dai montanari paesani eseguendo alcuni miracoli. Non vi svelo una parola in più sul libro, sono 819 pagine tutte da gustare.
Quando lessi le seguenti righe, mi resi conto di trovarmi davanti ad un autentico genio in fatto di descrizioni:
"Fernarda era diciasette anni più vecchia di Giulio, ma ancora buona per certe cose. Non tanto alta ma fatta bene, culo come una manza, tette grandi e in fuori e due occhi che dicevano "montami su". E Giulio montava su ogni minuto che poteva, ormai aveva scoperto quella talpa di velluto che in ventitré anni non aveva né visto né provato, e adesso nessuno più lo fermava. Alla donna non dispiacevano per niente quegli assalti a ripetizione, se la godeva anche lei, come una gatta."
Diciamo la verità: non ci troviamo davanti ad un italiano tra i più dotti, ma è proprio questo il punto di forza della scrittura di Corona. I brevi periodi costruiti con un linguaggio che più semplice non si può ci fa sembrare di essere in montagna davanti ad un vecchio ascoltando ciò che ha da raccontarci (e solo questo basterebbe a farci acquistare il libro del nostro Corona preferito).
La storia narrata è lunga, i personaggi sono molti e i fatti ancora di più. La lettura vi risulterà scorrevole e di certo non farete fatica a ricordavi il nome di quel dato personaggio apparso per una frase trecento pagine prima, in poche frasi Mauro vi farà una specie di sunto dei fatti salienti che l'hanno visto protagonista (altro punto a favore).
Un altro punto a favore è rappresentato dalle descrizioni delle sue montagne: leggendo il libro vi sembrerà di respirare il profumo dell'erba tagliata, del bosco, della neve e del ghiaccio. E diciamo che in questa stagione fanno bene anche le molteplici descrizioni dettagliate riguardanti il fuoco che crepitava nel camino di casa.
Bon dai, non voglio scrivere di più... è un libro tutto da scoprire e da godere.
Buona lettura.