Si rade l'inconscio
con quei capelli di sciabola
fendenti contro il vento
che prova a strappar via le idee
si versa un bicchiere di solitudine
sul risvolto del desiderio
per assumere il miglior aspetto di sempre
passo dopo passo come una furia calma
si contrappone al passaggio di una citta' di fretta
delle sue rovine appena costruite
le macerie di un passato a cui non hanno dato spazio
facce tristi
dove la morte e' un trono vuoto
in continua occupazione
qui il tempo si e' lasciato dimenticare
forse gelato in qualche angolo di piazza gagarin
tremando non per il freddo
ma per l'orgoglio della gente che passa
e lo bacia