360 (Uk/Francia/Austria/Brasile 2011)
Potrei parlare di questo film. Potrei dire che si tratta della classica pellicola corale con un cast di gente famosa (Jude Law, Rachel Weisz, Moritz Bleibtreu, Anthony Hopkins) e vicende in qualche modo incrociate. Potrei raccontare per sommi capi la trama e dire che il regista è il brasiliano Fernando Meirelles, quello di City of God, The Constant Gardener e Blindness (prescindibile adattamento del romanzo di Saramago). Potrei affrontare l’argomento Peter Morgan, lo sceneggiatore, che in passato ha fatto cose carine (The Queen, L’ultimo re di Scozia, Frost/Nixon, Hereafter…). Ma sarebbe tempo sprecato. Perché Passioni e desideri è un film inutile, dimenticabile, a tratti persino fastidioso nella sua pochezza di fondo.
Mi preme di più sottolineare altri aspetti.
1. Perché diavolo un film intitolato originariamente 360 viene tradotto come Passioni e desideri? Ditemelo, per favore. Cos’è, una soap opera di Rete 4? Che immensa tristezza.
2. Perché diavolo un film del 2011, uscito nel resto del mondo più o meno un anno fa, viene distribuito in Italia soltanto adesso?
3. Perché, statisticamente, la maggior parte delle volte che si va al cinema si assiste alla proiezione di film la cui qualità oscilla tra l’insulso, il mediocre e il vomitevole? Ieri sera facevo un calcolo alla buona: ogni 10 film visti in prima visione 3 sono schifezze indifendibili, 3 sono bruttini/deludenti, 3 sono carini/belli e 1 è molto bello/indimenticabile. Un po’ poco, no? Tanto per fare riferimento alle ultime pellicole recensite su questo blog: House at the end of the street appartiene drammaticamente alla prima categoria; After Earth alla seconda; Solo dio perdona alla terza, così come Sugar Man; Holy Motors e La grande bellezza alla quarta; Il grande Gatsby di nuovo alla seconda; L’uomo con i pugni di ferro alla terza; La casa e Treno di notte per Lisbona ancora ahimè alla prima. Facendone una questione economica, se consideriamo una media di 5 euro a film nell’ultimo mese e mezzo ho speso 50 euro per vedere 5 film orrendi, 3 carini e solo 2 memorabili.
Rivoglio indietro i soldi dei biglietti.
Alberto Gallo