Una serra tutta per sè…
Chi ama il giardinaggio non può non desiderare di avere a disposizione una serra, anche piccola, dove poter coltivare le specie più delicate e praticare con successo semine e trapianti.
Conservatory come la chiamano gli inglesi, possibilmente in legno, da sempre materiale di costruzione di eccellenza, non fa condensa quando è esposto al freddo e non diventa rovente sotto al sole. Solitamente la serra poggia su una base in muratura ed ha pareti e tetto in materiale trasparente, una volta era usato il vetro, ora è sostituito dal più pratico e resistente policarbonato. Pareti e tetto sono dotati di finestre per permettere l’areazione, regolare il flusso di calore e variare il livello di umidità all’interno della serra.
Per meglio sfruttare i benefici dei raggi solari l’orientamento più favorevole è a est-ovest.
Nella serra trovano spazio tutti gli attrezzi, file ordinate di vasi, bustine di sementi ed esperimenti botanici.
Le serre ritratte in queste fotografie sono parte di quelle ammirate nell’esposione del Chelsea Flower Show del 2010, credo di aver sostato in quell’area parecchio tempo in completa ammirazione.
Adiacente alla serra spesso è anche presente un piccolo semenzaio a letto caldo. Nell’autunno e nell’inverno un grande aiuto per la coltivazione degli ortaggi.
il letto caldo si ottiene effetuando la stratificazione di abbondante letame fresco e buon terriccio nel quale verranno effettuate le semine; la naturale fermentazione provoca un notevole aumento della temperatura inducendo la condizione favorevole alla germinazione della semente.
Solitamente la serra è completata da bancali da lavoro in ferro o legno. Quanto mi piacerebbe avere nel mio bosco-giardino una bella serra… spero “da grande” di poter esaudire questo mio desiderio!