Dirigo la bici verso casa del mio amico Phil, e lo trovo pronto sulla soglia del garage.
Una rapida controllata alla pressione delle ruote e ci dirigiamo all’appuntamento con gli altri.
Nino, Ettore ed Emiliano ci stanno già aspettando.
Partiamo e subito inizio a prendere in giro Ettore che si tormenta con i suoi soliti dilemmi circa il vestiario, se era meglio prendere il giubbetto in goretex antivento superfighetto o la mantellina traforata corta estiva modello Armani!
Ridiamo tutti di gusto. Ettore compreso.
Ettore mi affianca ed inizia a raccontare della sera prima, lamentando il fatto che ha dovuto andare a letto tardi causa solita visita della famiglia della figlia con marito e nipotino autoinvitatisi alla grigliata di carne.
Poi la moglie che gli dice che non può andare a letto presto perché altrimenti farebbe una brutta figura, che non può non mangiare con gli altri perché altrimenti risulterebbe ‘il solito antipatico, ingrato e…stronzo‘!!!!
Morale della favola il buon Ettore ha fatto le ore piccole mangiando chili di carne proprio la vigilia del giro più lungo della stagione.
Rido di gusto, mi diverto un mondo ad ascoltarlo.
Ettore non lo conosco da molto ma mi ci sono già affezionato.
Intanto ridendo e scherzando incontriamo anche altri due amici, Tuper e Treno (sono i loro nomignoli) che ci hanno raggiunto proprio ai piedi della salita.
Passiamo il paese di Cerredolo con la sua chiesa ed il campanile con il tetto a punta, ed i balconi delle case piene di gerani.
Iniziamo a percorrere la strada che porta a Montefiorino.
Sono circa 15 km di salita dolce che prendiamo ad un’andatura tranquilla.
Stiamo tutti insieme, magari uno di noi parte e fa un piccolo scatto ma poi si ferma ed aspetta gli altri.
Vi assicuro che salire da soli non è altrettanto bello che salire in gruppo.
Ci divertiamo e scherziamo e raggiungiamo così il piccolo paese di Riccovolto, dove ci fermiamo per l’immancabile spuntino!!
Cappuccio e cornetto per tutti.
Intanto Emiliano era troppo stanco e con nostro e suo vivo rincrescimento ha girato la bicicletta e è tornato verso casa.
Però ha telefonato avvisandoci che suo nipote, un ragazzo di 19 anni, stava salendo e chiedendoci di aspettarlo per di andare su insieme.
Nessun problema, anzi, un piacere.
Siamo arrivati alle 08.50 ed il bar apre solo alle 9.00
Io insisto allora per non indugiare oltre e dirigerci subito al passo senza perdere ulteriore tempo.
Ma Phil è intransigente.
Vuole fare colazione proprio lì.
Poi arriva Laura, la ragazza che gestisce il bar! E’ un’amica. La conosco abbastanza bene.
E’ strano quanto sia piccolo il mondo in effetti.
Abbiamo già pedalato per 64 km e ne mancano solo 8, i più duri per la nostra meta finale. Più altri 72 per tornare a casa!!!!!!!
Molte volte ci si dimentica di questo!!!!
Ma per il momento ci sediamo nei tavoli esterni che iniziano a ricevere i primi raggi del sole, proprio davanti al magnifico campanile che, essendo costruito in un dislivello più basso della strada, si staglia con la sua guglia aguzza proprio di fronte a noi.
Ci gustiamo la nostra colazione guardandoci in faccia l’un l’altro soddisfatti e contenti, mentre gli uccellini ci volano intorno cinguettando!
Se passasse Heidi (non devo spiegare chi è vero??!!) non mi stupirei!!!!!
C.
Inviato il 29 settembre a 22:01
Phil ha perfettamente ragione;nel bar della laura sito a riccovolto l'accoglienza di questa fanciulla non ha eguali al mondo.....(E' CELESTIALE!!!)