Magazine Media e Comunicazione

Password Sicure In Vendita

Creato il 30 ottobre 2015 da Paolo Dolci @capn3m0

Password Sicure

Undicenne newyorkese vende password sicure a due dollari. Il suo business è incentrato sulla generazione di password sicure ma anche facili da memorizzare con un sistema che si basa sul lancio di dadi: trova acquirenti, le spedisce per posta e le vende a 2 dollari. Le parole d’ordine sono sicurezza e semplicità: grazie ad essa la ragazza Mira Modi ,undicenne si è creata un business. I sistemi di autenticazione sono sempre più delicati ed è necessario avere password adatte e sicure e la complessità consigliata per tutelare i propri dati fa si che la memorizzazione delle proprie password diventi sempre più complicata. La ragazza utilizza un metodo chiamato Diceware che genera "frasi chiave" con un lancio manuale di dadi. I numeri casuali ottenuti vengono accostati ad una tabella predefinita ottenendo un'associazione di 5 o 6 parole casuali. Le password risultano quindi difficili da decifrare ma sono semplici da memorizzare. Una volta create Mira le invia tramite posta, assicurando comunque all’ acquirente che esiste una sola copia delle password. Una volta scritte su un foglio di carta le spedisce con il servizio postale. La ragazzina “prodigio” è figlia di Julia Angwin, giornalista di Propublica La donna ha impiegato la bambina per le ricerche compiute per il libro facendole generare password con il metodo Diceware. Ma l’idea di vendere le password è stata dell’undicenne che ha sperimentato questo sistema di business quasi per gioco ed ha riscosso invece un’enorme successo. Mira ha creato un sito dicewarepasswords.com, in cui ha iniziato a vendere le prime 30 password. Secondo un’intervista del sito Ars Technica, se Mira svolgesse questa occupazione a tempo pieno guadagnerebbe 12 dollari l'ora. “Non credo che i miei amici capiscano, ma è fico”, ha detto. Un gioco? Un'intuizione? Sicuramente un potenziale mercato in un'era nella quale la questione della privacy diventa sempre più delicata

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog