Pasta al ragù di polpo e pecorino

Creato il 27 aprile 2011 da Gianpaolotorres

+il Polipastro nella Baia del Silenzio di Sestri Levante+Pasqua 1984+

+(L’auto è in prestito)+

Le franc buveur

Il mare, il buon bere, il mangiare bene e…chi più ne ha più ne metta.

14 novembre 2008

La leggenda del Polpo Mario

Qualche anno fa sono stato al bellissimo Salone nautico di Genova. Siccome per un evento importante del genere gli alberghi della città erano pienissimi, abbiamo deciso di dormire a Sestri Levante, distante da Genova una mezz’oretta.
Sestri è un paesino della Liguria carinissimo ed è uno dei tanti posti di mare deliziosi di questa regione. I suoi carrugi, le sue stradine, le sue casette colorate sono davvero incantevoli…
Arrivati lì nel pomeriggio con una discreta fame abbiamo fatto uno spuntino mangiando un pezzo di ottima focaccia al formaggio (varrebbe la pena di andare sempre in Liguria solo per non dimenticare il sapore inimitabile di questo magnifico prodotto…).
La sera siamo andati poi a mangiare in un ristorante storico di Sestri che si chiamava “Polpo Mario”. “Che nome strano”, ci siamo detti…”Chi sarà mai questo Polpo Mario???”
Ebbene, abbiamo scoperto che deriva da una leggenda di Sestri (d’altronde Sestri è la “città delle Fiabe”…). Quella di Mario infatti è una delle leggende più vecchie di Sestri Levante e le sue avventure in qualche modo rievocano la storia di Sestri.
Ecco in breve la leggenda:
Gnussa, pescatore di Sestri, nell’andare a pescare “incontra” un polpo atipico, che come un uomo quasi lo saluta, agitando i suoi tentacoli.
Il pescatore non ha il coraggio di pescarlo e lo lascia in mare. Ma racconta il fatto ai suoi curiosi e nello stesso tempo scettici compagni d’osteria. La curiosità degli amici però prevale al punto tale che il maestro della fiocina Cesare Ziona, altro compagno di osteria, cattura il polpo. Ma quest’ultimo sfugge dalle sue pentole prima di essere cucinato e si ritrova a fargli da…. cameriere….Alla fine Gnussa e Cesare si contendono il polpo e si indìce un processo per decidere chi se lo aggiudicherà…
Una storia semplice ma carina, soprattutto se letta nel libro dedicato al Polpo Mario, in cui ci sono anche elementi di colore e di folklore locale.
Di questa leggenda è stato infatti scritto un libro ed è stato fatto anche un fumetto la cui copertina vedete nella foto. Per chi fosse interessato il libro si chiama “Mario! Storia vera tragica e avventurosa del polpo Mario, del pescatore Gnussa e di Cesare Ziona, principe dei fiocinatori e re della famosa baia di Portobello” di Vincenzo Gueglio, Fratelli Frilli Editori.
Tornando alla cena a Sestri dal ristorante “Polpo Mario”, ho mangiato ovviamente un’ottima pasta al ragù di polpo…
La ricetta immagino possa essere questa (con qualche variante, che sempre amo apportare):

Pasta al ragù di polpo e pecorino

Far lessare un bel polpo grande in acqua. Quando sarà tenero, toglierlo dal fuoco e tagliarlo a pezzetti abbastanza piccoli. Conservare l’acqua di cottura del polpo. In una casseruola intanto far soffriggere uno spicchio d’aglio tagliato a pezzettini in olio extravergine di oliva. Aggiungere il polpo tagliato e farlo rosolare un po’. Aggiungere successivamente del vino bianco e quando sarà evaporato far cuocere aggiungendo dell’acqua di cottura del polpo. Continuare per qualche minuto con questo procedimento, facendo precedentemente rapprendere la salsina prima di aggiungere nuovamente l’acqua del polpo. La cottura non deve essere lunga perché il polpo è già cotto, ma si deve formare una bella salsina densa e in grado di condire la pasta.
Far bollire dei paccheri di Gragnano e condirli con questo ottimo ragù.
Cospargere il tutto con del buon pecorino e …vedrete cosa mangerete!

http://lefrancbuveur.blogspot.com/2008/11/la-leggenda-del-polpo-mario.html



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