- 150 g di fagioli cannellini secchi (almeno 250 g se in scatola)
- 250 g di vermicelli di riso
- 1 piccola patata
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- 2 cipolle rosse
- 1 cucchiaino scarso di curcuma
- 2 cm di zenzero fresco
- 1 cucchiaio di conserva
- 1 hg di pancetta dolce
- 1 hg di pancetta affumicata
- 250 g di pelati
- q.b. cognac,
- basilico
- olio
- sale
Associo l’idea di pasta e fagioli…inversa contaminata a quando feci l’esame scritto di chimica organica all’università: un malloppo enorme di formule, reazioni, sintesi e concetti che, per il trasferimento da Torino a Roma, mi sono ritrovata a preparare da sola, senza aver frequentato le lezioni né a Torino né a Roma. Una vita mi ci volle per decidere finalmente di provare a sostenerlo!
Lo scritto di quell’esame, 1500 pagine di libro, la prova impossibile, la vera selezione; poco tempo per rispondere alle domande, il cervello che correva mentalmente tra una pagina e l’altra per ricordare il più possibile e due domande a cui non trovavo risposta. Pochissimi minuti prima dello scadere del tempo mi si è accesa letteralmente una lampadina in testa e con lei la risposta ad una delle domande…mannaggia!!! Un paragrafetto, avete idea, di quelli piccoli piccoli scritti in fondo alla pagina con l’asterisco di rimando dal testo?? Bene in due righe, laggiù in fondo ad una delle 1500 pagine, stava ciò che il Prof. voleva sapere.
Allo stesso modo, quando è uscito il Contest di Vaty, bellissimo, aperto a tutto, senza particolari “condizionamenti” mi è piaciuto tantissimo, in fondo uso molto le spezie in cucina e mi sembrava abbastanza semplice trovare una ricetta adatta all’occasione.
Poi, non so se capita anche a voi, quando le cose sembrano semplici, diventano difficili se vi ci soffermate un attimo di troppo a rifletterci. Vaty è una persona speciale, ricca, intensa, sensibile e aperta al mondo, generosa, travolgente, coinvolgente e soprattutto sempre disponibile e scartavo ogni idea che mi venisse in mente.
Finalmente l’altro giorno un’idea, la famosa lampadina, la stessa del paragrafetto in fondo alla pagina: faccio pasta e fagioli…inversa e contaminata. Inversa perché non è la tradizionale pasta e fagioli che tutti conosciamo, contaminata perchè, non solo, l’avrei speziata e quindi fusa con sapori lontani dall’originaria pasta e fagioli, ma anche fatta “asciutta”.
Gli ingredienti sono esattamente tutti gli stessi della tradizionale pasta e fagioli , ad eccezione delle spezie e del tipo di pasta – i vermicelli tailandesi di riso – che alla fine ho poi scolato, ma “sfruttati” in modo diverso.
Ho usato i fagioli cannellini secchi e quindi rinvenuti per una notte a bagno in acqua e poi lessati, ma nulla vi vieta, per guadagnare tempo, di utilizzare quelli in scatola.
Ho messo la sera prima a bagno i fagioli, sabato mattina li ha lesati insieme ad una piccola patata e scolati tenendo da parte un pò della loro acqua di cottura….si sa mai ciò che avevo in mente mi venisse troppo denso!
Per la base di fagioli:
soffriggete in un tegame alto una piccola cipolla rossa e, appena trasparente, unite i fagioli e la patata ridotta a tocchetti; fate insaporire mescolando un pò quindi ricoprite con l’acqua di cottura dei fagioli; portate a bollore e lasciate cuocere per 15 minuti circa. Trasferite nel frullatore e tenete da parte la crema. Se troppo densa diluite con ancora un pò di acqua, se troppo lenta, fatela restringere su fuoco alto.
Per il condimento:
fate un battuto con il sedano, la cipolla e la carota; sciogliete in un tegame un pezzo di burro e due o tre cucchiai di olio, appena caldi unite il battuto, un cucchiaio di conserva di pomodoro, lo zenzero grattato ed un cucchiaino scarso di curcuma; mescolate bene, per fare insaporire il tutto e fatelo rosolare su fiamma bassissima sino a quando il colore della carota sarà praticamente invisibile, occorreranno almeno 20 minuti.
Bagnate con 3 cucchiai di acqua, mescolate e frullate per ottenere una salsa piuttosto lenta.
Per completare:
Rosolate in una padella con un filo di olio i cubetti di pancetta dolce ed affumicata insieme, fateli tostare bene, sfumate con due dita di cognac.
Unite i pelati e qualche foglia di basilico, alzate la fiamma e fate restringere la salsa sino a quando, come diceva Aldo Fabrizi, la salsa “fa gli occhi” (quelle bolle di olio sulla superficie del sugo). Spegnete il fuoco.
Al momento di portare in tavola, scottate i vermicelli si riso secondo le istruzioni della confezione – io li scottati per due minuti in acqua portata ad ebollizione e poi spenta e poi scolati in acqua fredda;
ripassate velocemente la pasta nel tegame con il battuto di verdure e impiattate versando sul fondo del piatto un pò di crema di fagioli, disponete sopra i vermicelli e completate con il sugo e la pancetta.
Spolverizzate con parmigiano se vi piace.
Partecipo al Contest di Vaty