Magazine Cucina

Paste di meliga a modo mio: la tradizione è un ricordo, ma l'interpretazione è vita

Da La Cuocherellona
Paste di meliga a modo mio: la tradizione è un ricordo, ma l'interpretazione è vitaHo ricordi preziosissimi, legati ad alcuni sapori della mia infanzia. I sapori tipici delle mie zone. Le paste di meliga mi conquistarono al primo morso, con la loro friabilità e la consistenza rustica. Ricordo che mi sentivo combattuta tra queste meraviglie e la finezza dei canestrelli, di cui ero capace di ingurgitare un'intera confezione in una sola volta. In fondo una pasta di meliga valeva 4 canestrelli, per dimensione, e se riuscivo a mangiare 3 o 4 paste di meliga, perché non finire la confezione di canestrelli? I tempi sono cambiati molto: seppur sia una golosa senza fondo, riesco a controllarmi abbastanza e, soprattutto, riesco a prediligere con cognizione una linea più salutare di alimentazione. Per questo nasce la rivisitazione. Sia chiaro: la percentuale di grassi in questi biscotti è sempre sopra la soglia di allerta, ma..... volete paragonare un burro pieno di grassi insaturi, con una genuina margarina prodotta in casa? Il difficile, per me, quando preparo dolcezze di questo tipo, è fare arrivare la pasta al forno: in genere la metà (sempre merito dell'autocontrollo ^_^) finisce sempre a crudo.
Ingredienti
140 g di semola di grano duro rimacinata
70 g di farina di mais fioretto
140 g di margarina
1 uovo
Paste di meliga a modo mio: la tradizione è un ricordo, ma l'interpretazione è vita1.5 g di sale
scorza di un limone non trattato
2 g di lievito per dolci
100 g di zucchero di canna
Setacciate le farine, il sale e il lievito e mescolateli.
Paste di meliga a modo mio: la tradizione è un ricordo, ma l'interpretazione è vitaSbattete con una frusta elettrica la margarina con lo zucchero, creando una crema soffice. Lavorate con pazienza per qualche minuto. Unite l'uovo e la scorza di limone grattugiata. Fate attenzione a non grattugiare anche la parte bianca: darebbe un sapore amaro all'impasto.
Paste di meliga a modo mio: la tradizione è un ricordo, ma l'interpretazione è vitaSbattete bene ancora per un paio di minuti, fino a rendere omogeneo l'impasto.
Iniziate ad incorporare poca farina alla volta, lavorando bene con la frusta, affinchè venga assorbita tutta in modo uniforme e senza grumi. Dovrete ottenere un impasto morbido e compatto.
Paste di meliga a modo mio: la tradizione è un ricordo, ma l'interpretazione è vitaAvvolgete la terrina con l'impasto con una foglio di pellicola trasparente e lasciatela in frigo per almeno mezz'ora. In questo modo si compatterà bene e sarà pronta per la lavorazione e la formazione dei biscotti.
Prelevate, quindi, l'impasto e create le forme che preferite. Io ho utilizzato uno spara biscotti ed ho scelto una forma a quattro gocce.
Paste di meliga a modo mio: la tradizione è un ricordo, ma l'interpretazione è vitaAdagiate i biscotti su una teglia coperta da carta forno e cuocete, a 180°, per circa 20 minuti. La temperatura non dovrà essere eccessiva e la cottura dovrà durare fino a quando i biscotti inizieranno a scurirsi leggermente ai bordi.
Paste di meliga a modo mio: la tradizione è un ricordo, ma l'interpretazione è vitaQuando avranno raggiunto questo grado di cottura, spegnete il forno ed estraeteli. Appena sfornati saranno morbidi. Lasciateli raffreddare e vedrete come diventeranno friabili.
Vi avverto che sarà difficile resistervi!! Un morso non basterà. E il profumo che emaneranno in cottura sarà inebriante.
Paste di meliga a modo mio: la tradizione è un ricordo, ma l'interpretazione è vitaPaste di meliga a modo mio: la tradizione è un ricordo, ma l'interpretazione è vita
  

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog