La pasticceria Grué a Roma si trova al civico 95 di Viale Regina Margherita. Avvolta dagli eleganti palazzi del quartiere Trieste, questa pasticceria – aperta solo da pochi mesi – è uno dei luoghi dove potersi rifugiare per consolare spirito e corpo.
Dimenticatevi i mappazzoni all’olio di palma e margarina dei vari Cavaletti & Co, e scordatevi anche degli strati pannosi e monotoni di Pompi e dintorni. Qui parliamo di alta pasticceria, che strizza l’occhio alla tradizione francese.
Nel banco dei dolci sempre freschi, golose ed eleganti fette di soffici e cremose torte si alternano a burrosi sablé alla marmellata (sì, il burro c’è e si sente) per creare vere e emozioni, prima per gli occhi e poi per il palato. Questa speciale pasticceria romana è molto simile – per bontà, eleganza e qualità delle materie prime – a quella di DeBellis e Cristalli di Zucchero (a quanto pare i tre pasticceri hanno seguito proprio lo stesso corso, apprendendo le tecniche di un celebre guru del nord d’Italia).
Il trionfo dei trionfi, il mio personale test che mi ha permesso di apprezzare a tutto tondo la Pasticceria Grué è stata naturalmente la tarte au citron, ordinata qualche tempo fa da Gianluca al giovane pasticcere. Una base di frolla burrosa e friabile sormontata da uno strato di crema al limone, ricoperta da una spuma di meringa morbida e vellutata. Dopo anni di attesa ho finalmente potuto riassaporare gli aromi e le consistenze della vera tarte au citron, quella strana alchimia francese che unisce amabilmente il sapore acido del limone allo zucchero della meringa, proprio come la frolla croccante si oppone alla morbidezza della crema.
Da provare anche le piccole pagnottine realizzate con lievito madre e arricchite con rucola, sesamo, olive o noci. I prezzi sono naturalmente più alti della media, ma assolutamente in linea con la qualità e la bontà dei prodotti.
Insomma, se volete spendere di meno, non resta che il millefoglie all’olio di cocco o di palma che si trova nella gran parte delle pasticcerie romane.