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Abbiamo festeggiato i cent’anni del Pastificio Di Martino.
Oggi, invece, parliamo della nuova generazione di pastai di Gragnano, gli ultimi nati nel 2007, ma “figli” della storia di Di Martino: il Pastificio Dei Campi, valori tradizionali e qualità eccellente fatti di tipicità e conoscenze radicate in questo territorio e di tecnologia all’avanguardia.
L’azienda è nel cuore dell’area produttiva di Gragnano e con una produzione di trenta quintali al giorno realizza una pasta in edizione limitata diretta ad un pubblico di intenditori. Eredi delle conoscenze storiche di Gragnano, i giovani soci dell’Azienda si sono dati delle linee guida basate sulla condivisione di una serie di valori fondamentali: artigianalità, rispetto dell’ambiente e controllo capillare della qualità della filiera, dal campo, alla macinatura del grano all’impasto. Ogni momento ha dei responsabili, dei nomi e dei volti, che il consumatore può conoscere direttamente: per questo è stato messo a punto un sistema di tracciabilità che consente di sapere, di ogni singolo pacco di pasta, il campo di provenienza e le persone che hanno contribuito a produrlo.
D’altro canto esiste una perfetta coincidenza di obiettivi, perché i fondatori, Giuseppe e Giovanna Di Martino, pastai di terza generazione, hanno fortemente voluto che tutti gli attori della filiera si incontrassero per calibrare le varie fasi del processo di produzione della pasta, condividendo aspettative, visioni, conoscenze, esperienze e motivazioni, avendo come riferimento il cliente finale.
Da qui l’eccellenza. Il grano duro è raccolto in un raggio di 250 km da Gragnano, in regioni fortemente vocate, che assicurano un valore proteico superiore. Raccolta a piena perfetta maturazione, conservazione ottimale, macinazione delicata per mantenere la fragranza, sono le premesse. L’impasto è un sottile equilibrio di temperatura dell’acqua, grana della semola, clima. La trafilatura a bronzo rende ruvida la superficie della pasta. L’essicatura lenta a bassa temperatura assicura la conservazione di aromi e sapori.
Anche l’imballo deriva da uno studio preciso: cartone – materiale riciclabile – con un inserto in plastica, per coniugare robustezza, così da evitare la rottura della pasta e possibilità di riciclo (l’inserto in plastica è infatti facilmente eliminabile dal cartoncino) e di trasparenza (perché la pasta è immediatamente visibile). inserito da Elena Bianco