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PASTORALE AMERICANA di Philip Roth

Creato il 30 gennaio 2014 da Ilibri
PASTORALE AMERICANA di Philip Roth PASTORALE AMERICANA di Philip Roth

Titolo: Pastorale americana
Autore: Philip Roth
Editore: Einaudi
Anno: 2013

Celebre romanzo incentrato sulla figura di Seymour Levov, americano di origine ebraica soprannominato Lo Svedese per i suoi tratti somatici. Alto, biondo con gli occhi cerulei, lo Svedese non rappresenta solo l’orgoglio di una famiglia, bensì il punto di riferimento per un’intera generazione che vive nella periferia di Newark, stato del New Jersey, e che vede in “…questo ragazzo abbracciato da tanta gente come simbolo di speranza…l’incarnazione della forza, della decisione e del valore baldanzoso che alla fine avrebbe avuto la meglio…”. Seymour Levov è l’emblema della perfezione: eccelle nel basket, nel football americano e nel baseball, è uno studente modello ed infine si dimostra anche un manager capace, degno erede del padre nella conduzione dell’azienda di famiglia, una fabbrica che produce guanti fondata dal nonno dello Svedese, giunto in America da emigrante alla ricerca di fama e fortuna. Seymour sintetizza i pregi dell’americano di successo sempre disponibile con tutti, ammirato per le sue capacità ma anche per la sua vita privata ed in particolare per avere sposato una splendida donna, ex vincitrice del concorso di miss New Jersey 1949.

Questo paradiso risulterà sconvolto da un terribile evento direttamente imputabile a Merry, figlia dello Svedese, coinvolta in prima linea nella protesta contro le istituzioni e  contro la guerra del Vietnam, accesa accusatrice del governo imperialista e del capitalismo sfrenato. Merry deciderà di dimostrare violentemente il suo disprezzo nei confronti della società a stelle e strisce, attuando un atto terroristico e turbando così inesorabilmente la splendida realtà dello Svedese e della sua famiglia.

Pastorale americana, a dispetto del titolo che richiama un’ambientazione naturale bucolica ed idilliaca, è un libro che ci parla dei due volti di questo Paese attraverso un arco temporale piuttosto lungo, che parte dal Secondo Conflitto Mondiale, prosegue con la guerra del Vietnam e poi ancora oltre, fino allo scandalo del Watergate. Da una parte troviamo il volto luminoso del sogno americano per antonomasia raggiungibile con il lavoro, l’intelligenza e grazie al libero mercato, il tutto ben rappresentato dallo Svedese. Infatti, come sintetizzato da suo fratello Jerry, “tu sei quello che vince sempre il trofeo. Fai sempre la mossa giusta. Sei amato da tutti”. Dall’altra parte invece vediamo il volto nascosto ma non meno significativo della protesta delle classi meno abbienti e spesso sfruttate, delle tensioni sociali, del terrorismo interno, della contestazioni contro la guerra in Vietnam, rappresentato da Merry la figlia balbuziente e ribelle che ripudia la propria famiglia, calata nella borghesia ricca americana che tanto disprezza.

Philip Roth, anche attraverso l’escamotage del narratore Zuckerman, alterego dello scrittore stesso, riesce a portarci nel “Nuovo Mondo” trasmettendoci con grande intensità, i pensieri ed i patimenti di Seymour Levov, che poi non sono altro che i pensieri e patimenti di una Nazione. Lo Svedese è un personaggio dotato di un’intensa carica emotiva, diviso tra l’amore che prova nei confronti della figlia, anche se causa di una grandissima sciagura, ed il senso di colpa che lo attanaglia per la tragedia provocata e che inesorabilmente non riguarda solamente lui e la sua famiglia bensì l’America tutta.  

   

   

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