Secondo i pastori “a questa situazione di profonda crisi caratterizzata dalla stagnazione del prezzo del latte fermo a livelli di 30 anni fa, all’aumento dei costi di produzione che sono quadruplicati, si e’ aggiunta una vergognosa pressione fiscale del governo centrale con aumenti che vanno dal gasolio agricolo all’Imu su terreni e fabbricati e all’aumento dei contributi INPS, una vergognosa mazzata a un settore gia’ da lungo tempo in ginocchio che in questi ultimi anni ha perso oltre il 50% del suo reddito”.
“L’unica risposta che il Mps – continua Floris – puo’ dare e’ la mobilitazione, per gridare con forza contro la classe politica che giorno dopo giorno ci sta assassinando, contro l’industria di trasformazione che fa utili sulle nostre miserie, contro una burocrazia improduttiva che ogni giorno aumenta di numero diventando sempre piu’ inefficiente e aggressiva, contro il commercio dei prodotti agricoli poco trasparente che si sta arricchendo alle nostre spalle, contro le banche che non fanno piu’ credito alle imprese”.