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PATATINE AL SILICONE – Ecco alcuni segreti di McDonald’s

Creato il 20 maggio 2015 da Ilfattaccio @Ilfattaccio2

PATATINE AL SILICONE - Ecco alcuni segreti di McDonald's

DA SEMPRE SONO CONTRO I FAST FOOD COME Mc Donald’s in cui i cibi vengono “rimpinzati” di additivi, coloranti ed aromatizzanti sintetici, glutammati, nitriti, nitrati. Salutare è un’alimentazione corretta in cui è preferibile mangiare cibi sani, no ogm, privi di sostanze chimiche. Un sano panino o hamburger fatto in casa con carne controllata o patatine fritte in olio extra vergine d’oliva è decisamente migliore! Ricordiamo che gli oli vegetali utilizzati per la frittura spesso sono dannosi come l’olio di colza (L’olio di colza contiene acido erucico, tossico per gli esseri umani), olio di palma (anch’esso dannoso per la salute, viene utilizzato anche nella produzione di biodiesel). Leggiamo attentamente cosa è stato scoperto relativamente agli ingredienti delle patatine del Mc Donald’s. Le patatine di Mc Donald’s Italia sono al silicone e, insieme agli altri 19 ingredienti, vi sono proteine animali e oli idrogenati di varia provenienza. Il segreto dei bastoncini dorati del Mc Donald’s è il silicio.

PATATINE AL SILICONE - Ecco alcuni segreti di McDonald's
LE PATATINE DI MCDONALD ITALIA PERCHE’ SONO COSI’ APPETITOSE? Vero è che sono al silicone? E soprattutto fanno male alla salute? In base a una recente analisi del conduttore televisivo Grant Imahara per Usa MythBusters (Miti da sfatare) su Mc Donald’s, le patatine dei fast food statunitensi non sono ottime dal punto di vista organolettico e, addirittura, dietro il successo del loro gusto si nascondono all’incirca 19 ingredienti, che spazientirebbero non solo i vegetariani e i soggetti allergici ma, anche, tutti coloro che solitamente non amano cibarsi di polimeri inorganici. Non solo oli vegetali e aromatizzanti strutturano l’attraente sapore dei bastoncini dorati del Mc Donald’s ma le più disparate sostanze tra cui alcune utilizzate per produrre addirittura gli adesivi e il materiale elettronico. Le patatine del Mc Donald’s contengono ingredienti come olio di colza, soia, soia idrogenata, esaltatori di sapidità estratti dalle proteine animali (come quelle del manzo), grano idrolizzato, latte idrolizzato, acido citrico e polidimetilsilossano, in altre parole, silicone. Il silicone ha la funzione di costituire una membrana capace di plastificare, dunque, di non far ossidare o annerire le patate a contatto con l’aria e con gli oli ad alte temperature, ma, certamente, non è che non pecchino in salubrità.

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LE PATATINE AL SILICONE SONO SCONSIGLIATE SOPRATUTTO AI SOGGETTI ALLERGICI E AI VEGETARIANI. Per il resto la materia prima proviene da patate allungate a pasta bianca, con una consistenza eccellente per i 5 sensi occidentali e per le friggitrici industriali. In una nota di Mc Donald’s Italia, riportata da Globalist.it, si legge che “in aggiunta, la ricetta prevede destrosio, ovvero zucchero, e difosfato disodico, uno stabilizzante che ha semplicemente il compito di evitare che le patate si scuriscano. Durante la lavorazione le patate vengono pre-fritte in un olio vegetale non idrogenato formato da olio di girasole e olio di colza al quale viene aggiunto un antischiumante e poi surgelate .“Le patate arrivano così nei nostri ristoranti già tagliate e surgelate in comodi sacchetti, pronte per essere fritte in olio vegetale. L’olio, formato da oli non idrogenati di girasole e di colza, viene costantemente ripulito da eventuali residui e filtrato ogni giorno. Un sistema computerizzato consente di monitorarne la qualità e verificarne il grado di usura in modo da cambiarlo tutte le volte che un apposito strumento elettronico chiamato testo, che rileva la presenza di sostanze polari, ce ne segnala la necessità. Ogni volta che lo cambiamo, lo facciamo totalmente“. Non poche omissioni nelle informative ai consumatori nemmeno nel caso di Mc Donald’s Italia, dunque; ma ora, dopo aver letto ciò, le patatine al silicone continuano ad apparire così appetitose?

pataine mc
CHE MANGIARE NEI FAST FOOD NON FACCIA BENE NON E’ UNA NOVITA’ i pasti serviti contengono cibo di scarsa qualità e spesso gli ingredienti con cui vengono preparati hanno poco a che fare con il vero cibo di cui il nostro organismo ha bisogno. Anche le pietanze che all’apparenza possono sembrare più “sicure” nascondono segreti culinari a dir poco raccapriccianti. Ad esempio le patatine fritte di McDonald’s non contengono solo patate e olio di cottura, ma altri 14 ingredienti artificiali! Grazie ad un’inchiesta condotta da Grant Imahara – giornalista televisivo e conduttore di MythBuster – l’America ha recentemente scoperto la “salata” verità! L’aspetto curioso di questa vicenda è che Grant Imahara ha realizzato questo reportage non per denuncia, ma in una sorta di operazione trasparenza voluta dalla stessa McDonald’s per sfatare dicerie e leggende metropolitane circa la qualità del cibo servito nei locali della catena! Grant Imahara non ha fatto altro che recarsi con una troupe in uno degli stabilimenti che servono il marchio per seguire la preparazione delle patatine fritte, il piatto più venduto al mondo da McDonald’s. Ha così scoperto che le patatine, dopo essere state raccolte, pulite, affettate e scottate, vengono immesse in un macchinario, che ha il compito di renderle tutte della stessa dimensione dando loro la classica forma a bastoncino. Nel passaggio successivo vengono irrorate con una miscela di oli vegetali (colza, soia e soia idrogenata) e con i seguenti aromi: sapore di manzo (quindi non sono un piatto per vegetariani), grano idrolizzato (perciò contengono anche glutine), latte idrolizzato, acido citrico e polidimetilsilossano (sostanza appartenente alla famiglia del silicone) che serve per proteggere le patatine dalle alte temperature ed evitare quindi che brucino; vengono aggiunti inoltre terz-butil-idrochinone (composto chimico che serve da conservante), destrosio (uno zucchero che farà mantenere alle patate il tipico colore dorato) e – ovviamente – sale. Una volta terminata tale operazione, le patatine vengono sottoposte a rapido congelamento e impacchettate per essere spedite nei vari fast food, dove verranno fritte una seconda volta prima di essere servite.

Redatto da Pjmanc http:/ ilfattaccio.org


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