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Patina sul rame

Da Beadsandtricks

La patina è davvero un elemento imponderabile. Fa parte del suo fascino, probabilmente, il fatto che ogni volta che tenti di ottenere un colore puntualmente ne viene fuori un altro, sfumature impreviste, parti che si staccano e che rivelano il metallo sottostante. La patina che si sviluppa naturalmente dall'esposizione del metallo a un qualche agente chimico (sia esso volatile o liquido) è sempre un'incognita. Basta una variazione di temperatura, il grado di pulizia del pezzo che vogliamo trattare, una piccola variazione nelle proporzioni delle sostanze che utilizziamo... tantissimi fattori possono influenzare il risultato che si otterrà. E poi bisogna avere molta pazienza. Perchè la patina ha bisogno di asciugare sul metallo, e cambierà ancora, a volte bisogna aspettare per giorni per capire cosa abbiamo ottenuto.

Pendente in rame con patina verde e arancio, ceramica raku
Questa lastrina colorata di verde/blu e arancio è frutto delle tante prove che ho fatto quest'estate per preparare il prossimo workshop sulle patine. Non era solo particolarmente bella la combinazione di colori che ho ottenuto. Per caso somigliava moltissimo ad una perla in ceramica raku che avevo comprato molto tempo prima, e che aspettava una degna collocazione in un pezzo che valorizzasse la sua forma così particolare e i suoi colori.
Collana in rame patinato, cuoio e ceramica raku
Ogni singolo componente di questa collana è unito agli altri con connessioni a freddo, rivetti in primo luogo, che permettono di mostrare tutta la bellezza dei colori e di montare anche la perla che  non ha un classico foro passante, ma è una spirale chiusa su sé stessa con il solo spazio al centro.
Ogni volta che patino un pezzetto di metallo è un'avventura. E il risultato a volte è degno di essere utilizzato come una pietra preziosa, incastonato al centro di un gioiello.


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