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Patologie polmonari negli adulti

Creato il 29 settembre 2014 da Framiner
infezione virale
Soprattutto nelle persone anziane, le malattie virali polmonari sono relativamente frequenti e da non sottovalutare.
Le cause - Nella broncopolmonite si osservano focolai multipli al polmone, infezione virale distribuita per lo più lungo le dira­mazioni dei bronchi. Questa malattia è provocata essenzialmente dal pneumococco, bacillo di Friedländer, bacillo di Pfeiffer, ma può anche essere la conseguenza di altre malattie (influenza, tifo, reumatismo articolare acuto), di stati tossici (uremia), di interventi operatori, di malattie cardiache, di alterata mobilità toracica o di lunghi periodi di degenza a letto. Inoltre, nelle grandi città la comparsa di una broncopolmonite è facilitata dall'inquinamento atmosferico, dall'irrazionalità del riscaldamento che può provocare bruschi cambiamenti di temperatura. Anche l'abuso del fumo può favorire l'insorgenza e l'aggravamento delle affezioni broncopolmonari.
Infezione polmonare sintomi - Sono piuttosto difficili da rimarcare, partico­larmente all'inizio della malattia. La febbre presenta degli aumenti incostanti, solitamente modesti; scarso il brivido, manca del tutto il dolore al torace. In contra­sto con questo quadro, complessivamente mite, la di­spnea (accelerazione del ritmo respiratorio) può essere molto intensa, soprattutto nelle persone anziane. Il polso presenta una frequenza assai elevata, la tosse ha un carattere stizzoso, l'espettorato può contenere an­che tracce di sangue.
Soprattutto imponente è il quadro generale: si hanno uno stato di prostrazione molto marcato, agitazione di tipo ansioso, oppure mancanza assoluta di movimenti, associata a un forte indebolimento. L'apparato digesti­vo appare fortemente implicato, la sete è intensa, la lingua arida, screpolata, arrossata, in taluni casi si ha vomito, in altri compare una tenace stitichezza. Men­tre l'aumento dei globuli bianchi è incostante, si ha sempre un incremento della velocità di eritrosedimen­tazione (cioè il tempo che i globuli rossi impiegano a depositarsi sul fondo della provetta). Nelle persone anziane la broncopolmonite presenta un quadro abbastanza caratteristico perché i sintomi loca­li sono molto rari, mentre sono rilevanti quelli generali: astenia (debolezza) intensa, elevata frequenza respira­toria e cardiaca, scarsa la tosse, grave l'indebolimento associato a mancanza d'appetito. In caso d'influenza, la broncopolmonite può costituire una complicazione grave della malattia: i sintomi risul­tano piuttosto gravi con un'intensa dispnea, cianosi (colorazione azzurrognola della cute e delle mucose), interessamento del cuore, del fegato e della funzionalità renale.
Diagnosi - Nelle persone anziane o indebolite da altre malattie i sintomi di malattie polmonari risultano abbastanza evidenti. La diagnosi diventa più difficile quando siano presenti malattie infettive acute, in cui anche l'esame radiologi­co risulta di scarso aiuto. Una conferma possono essere la comparsa della febbre, l'insorgenza o l'aumento del­la dispnea, della tosse, dell'espettorato purulento, l'ag­gravamento apparentemente immotivato delle condi­zioni generali.
Terapia - Oltre alla terapia medicamentosa specifica, il paziente deve anche seguire regole generali che favoriscono la guarigione. È necessario pertanto osservare un riposo assoluto, a letto, evitando il trasporto del­l'ammalato nel periodo acuto. La camera deve essere ben areata e, durante l'inverno, riscaldata in maniera uniforme, evitando aumenti o riduzioni eccessive della temperatura ambientale.
Dal punto di vista medicamentoso, i farmaci che hanno un'azione decisiva contro le malattie dei polmoni, sono gli antibiotici, che hanno cam­biato radicalmente il decorso delle broncopolmoniti, una volta considerate malattie pericolose. Dopo il trat­tamento antibiotico, la febbre generalmente scompare entro 12-24 ore. Nelle forme di media gravità è utilizza­bile la penicillina. Nelle forme più gravi si utilizzano gli antibiotici polivalenti. In questo caso la somministra­zione dei farmaci si continua per 4-5 giorni dopo la scomparsa della febbre.
In casi particolarmente resistenti si ricorre anche al­l'associazione antibiotico-sulfamidico. Per la lotta con­tro i sintomi si possono utilizzare applicazioni termiche locali, la codeina, anestetici di vario tipo. Deve poi essere sempre ben controllato l'apparato gastrointesti­nale (enteroclismi). In caso di alterazioni cardiocirco­latorie il medico provvederà alla prescrizione di analet­tici e glucosidi ad azione rapida.
Dieta - Durante la fase acuta si devono somministrare elevate quantità di liquidi per eliminare il rischio di una disidratazione. Successivamente è da rammentarsi che il valore calorico della dieta di un paziente con broncopolmonite non deve mai scendere al di sotto del­le 2500-3000 calorie. Si potranno dare latte caldo e rhum (o cognac), semolino, brodi vegetali, qualche uo­vo, purè, frutta sia cotta che cruda, spremute di limone o arance.
Il sale deve essere limitato. In genere si possono ritenere permessi il prosciutto (crudo o cotto), il riso al burro, i fiocchi d'avena, le carni magre (vitello, pollo), i latticini freschi e magri, miele, cioccolato, gelati. Si devono invece considerare controindicati gli antipasti con salse e maionese, i brodi troppo concentrati, le salse, i minestroni molto conditi, le carni in scatola o insaccate, la selvaggina, i formaggi fermentati, la frutta secca.
Convalescenza - Il periodo di convalescenza da malattia polmonare deve es­sere ben controllato per il rischio di ricadute. Questo è vero particolarmente per le persone anziane, per i sog­getti cardiopatici o indeboliti da altre malattie. È consi­gliabile un soggiorno in località climatiche e devono essere soprattutto evitati il freddo, l'umido, la fatica.
Profilassi - La prevenzione delle forme broncopolmo­nari è legata alla conduzione di una vita attiva: sono consigliabili ginnastica (al mattino), sport non agoni­stici (marcia, sci, canottaggio, ciclismo ecc.), l'abituare l'organismo agli sbalzi di temperatura, il controllare l'abbigliamento così da non sudare e non esporsi al rischio di malattie respiratorie, un'alimentazione ricca di vitamine (C e del complesso B).

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