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Patric: un Clown Sognatore

Creato il 04 ottobre 2012 da Ida Vitalibera @ida_vitalibera
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Riflettevo su quanto fosse meraviglioso l’atto del donare, di fare a meno di qualcosa per il bene di un altro senza aspettarsi di ricevere nulla in cambio.

C’è chi dona il sangue, chi dona del denaro in beneficenza, chi dona abiti e oggetti in disuso, chi dona una parte del proprio tempo libero per aiutare il prossimo e c’è chi, come la persona che sto per presentarvi in questa intervista, ha deciso di donare emozioni. Non è facile donare qualcosa di impalpabile come le emozioni, ma Patric, nel suo lavoro e nella sua vita ci riesce benissimo.

Ho conosciuto Patric, tramite il suo blog buonavitanews; il potere di credere nei sogni è stato l’argomento che ci ha permesso di metterci in contatto (ed anche in sintonia); fin da subito ho capito che Patric non solo è un grande sognatore, anzi un clown sognatore, ma è anche un vero e proprio “donatore di emozioni”, una persona di quelle che quando le incontri ti lasciano il segno, un po’ come Zorro, ma il suo segno non è visibile esternamente, ti accorgi che te lo ha lasciato dentro quando, anche solo rivolgendoli un pensiero, senti una forte carica di energia e di sensazioni positive.

Sono contenta di presentarvelo, di fare anche io, indirettamente, un piccolo dono ai lettori di Vita Libera.

Ciao Patric! Innanzitutto mi piacerebbe che ci parlassi un po’ di te. 

Parlare un po’ di me. Non erano tutte domande?

:-)
Un po’ quanto? Cercherò di essere succinto altrimenti la gente si stufa ancora prima di iniziare. 

Mi chiamo Patric, ma questo lo avevi già detto tu, Longhi di cognome (se qualcuno volesse cercarmi su facebook o sull’elenco telefonico). Ho compiuto 37 anni il 7 febbraio (solo quest’anno ne faccio 37….l’anno prossimo sono 36

;-)
. Sono padre di 2 splendide bambine: Zoe (13) e Tea (9).

Sono laureato in Commercio Estero e attualmente impiegato come Key Account Manager in una ditta metalmeccanica del Vicentino dove risiedo. 

Tra le altre cose che poi ti racconterò mi sono iscritto ad una scuola di counselig. Primo per una mia crescita personale che continuo a ricercare in ogni mia azione quotidiana, secondo per avvicinarmi ulteriormente e possibilmente in maniera più consapevole e professionale al mondo del sociale. Da un paio d’anni mi diverto a fare il blogger. Passo alla domanda successiva ok? Poi al massimo mi rendo disponibile per chiarimenti con chiunque ne avesse necessità.

Hai un blog in cui hai scelto di proporre solo notizie positive ed esempi di buona vita. Di cosa si tratta?

L’8 dicembre del 2010 ho reso disponibile online il sito www.buonavitanews.com . In realtà l’idea è nata un po’ prima ed è maturata nell’ambiente lavorativo. Stufo di vedere sempre musi lunghi, gente che si lamenta, mai contenta anche quando le cose vanno bene, ho iniziato a mettermi in gioco e, a fine 2009 circa, ho iniziato a mandare qualche email ai miei colleghi di lavoro. Email con un messaggio positivo e dalle quali trarre degli spunti di riflessione. Poi ho pensato: “ma perché limitarsi ai colleghi di lavoro?” e così ho iniziato ad ampliare la rete ad amici e a conoscenti. La gente che leggeva le mie email iniziava a rispondermi. Un po’ però mi dispiaceva non poter condividere le risposte con le altre persone della mailing list e quindi ho iniziato a riflettere. Un’altra domanda mi continuava a balenare in testa: “perché limitarsi a colleghi, amici, conoscenti?” 1 + 1 da quando mondo è mondo fa 2 e quindi ho deciso di creare questo blog. I miei pensieri e le mie riflessioni sono a disposizione di tutti, con l’aggiunta che chi ha voglia di mettersi in gioco può rispondere pubblicamente ai post pubblicati e chi ha voglia di rischiare la Vita può inviarmi un proprio post che sarò onorato di pubblicare

:-)
 

Nella home page descrivo il blog con queste parole: “Buona Vita News vuole essere un punto d’incontro per quelle persone che vedono, ascoltano, sentono, toccano, respirano e vivono il lato positivo della Vita. Un collettore di buone notizie, esempi di Buona Vita, riflessioni sulla Vita. Un luogo dove condividere azioni positive che possano influenzare il nostro Io e di conseguenza l’Io di chi ci circonda. Come il battito d’ali di una farfalla che spazza via un uragano dall’altra parte del mondo.”

 

Il blog è solo una delle tante attività in cui sei impegnato. So che ti dai molto da fare nel sociale. Di cosa ti occupi precisamente?

Patric Longhi
Prima di tutto sono un Clown. Un clown al lavoro, un clown con le mie bimbe, un clown con gli amici, un clown nelle corsie di ospedale, un clown negli ex manicomi, un clown nelle case di riposo, un clown negli Hospice (dove vengono accolti malati terminali di tumore), un clown nelle carceri, un clown di strada, un clown negli orfanotrofi, un clown in missione in giro per l’Italia e per il mondo. Sono Clown dal febbraio del 2008 e faccio parte dell’associazione Silicon Klaun in provincia di Vicenza.

Clown per me significa essere me stesso. Con la maschera più piccola del mondo, il naso rosso, mi sento libero di tirar fuori il bambino saggio che è in me. Un bambino vive sempre nel qui e ora. Un bambino non pensa a quello che succederà fra 5 minuti nè a cosa è successo 5 minuti fa. Un bambino è presente nel presente. Questo mi sento di essere e questo ricerco quando esco dalla strada che sto seguendo. 

Avevo iniziato la frase con un prima di tutto sono…..ora che rileggo, alla frase toglierei il “prima di tutto” e lascerei solo “sono un Clown”.  

Il tuo motto è: Un sorriso è vita e tu di sorrisi ne hai regalati e continui a regalarne tanti. Raccontaci un po’ la tua esperienza di clown.

In effetti la maggior parte dei post che scrivo si conclude con quello che ormai è diventata un po’ la mia firma: “Un sorriso è Vita“. Qualche sorriso penso di averlo regalato e spero di continuare a farlo. Non è tutto rose e viole comunque. Ho regalato anche qualche pianto. Anzi ne ho condivisi diversi di pianti. Sopra vi ho già raccontato di cosa significhi per me “Essere Clown”. Proprio come un bambino mi piace esprimere le mie emozioni, quelle vissute in un determinato momento ed esprimerle. E quindi rido, piango, mi arrabbio, mi rattristo per poi subito gioire un momento dopo. 

Certo, far sorridere una persona mi riempie il cuore di gioia, ma non è sempre possibile. Mi verrebbe da dire che un sorriso è Vita tanto quanto un pianto è Vita. Liberare le proprie emozioni è Vita e non tutti ci riescono, compreso me quando mi trovo in determinate situazioni. 

Come Clown, colorato, un po’ “fessacchiotto” agli occhi del mondo che mi circonda, ho l’obiettivo primo di raggiungere il cuore delle persone. L’obiettivo di Emozionare per entrare in sintonia. 

Entrando in punta di piedi nella Vita di persone sconosciute si aprono mondi incredibili. Come clown, da questo punto di vista, mi rendo conto di essere un privilegiato.  

 

Immagino che avrai incontrato persone con ogni tipo di problema, c’è qualcosa in particolare che ti hanno insegnato e che vorresti a tua volta trasmettere agli altri?

Ogni incontro che ho fatto nella mia Vita ha lasciato un segno. Alcuni incontri sono certamente stati più intensi di altri. Certe situazioni mi hanno messo a nudo. Mi sono sentito inerme. La Vita è come un dono. Ci è stato donato un periodo più o meno lungo su questa Terra. Non sappiamo quando sarà la nostra ora ma prima o dopo arriverà. Ho conosciuto diverse persone che non ho più rivisto in quanto decedute poco dopo averle incontrare. Persone con un’energia incredibile nonostante sapessero che era giunta la loro ora. Un esempio è Angela che per me è diventato uno dei miei tanti angeli custodi. Sarebbe troppo lungo riportare la storia di Angela in questa risposta, quindi, per chi volesse conoscerla, vi lascio il link ad un post che ho scritto su di lei: http://www.buonavitanews.com/2010/12/dedicato-ad-angela.html. Penso possa rispondere in maniera esauriente a questa domanda. 

Il pessimismo, la tristezza e l’infelicità sono malesseri molto diffusi, qual è secondo te l’antidoto per liberarsene?

Se avessi la ricetta per curare questi malesseri sarei probabilmente l’uomo più importante sulla faccia della Terra

:-)
Io cerco di farlo a modo mio secondo le mie capacità e il mio modo di vedere il mondo. Il sorriso è sicuramente uno strumento che tutti noi possiamo usare. La mattina ad esempio mi faccio le smorfie allo specchio. Questo mi fa subito sorridere e mi mette di buon umore. Il sorriso ha una caratteristica particolare: è altamente contagioso. Vedere una persona sorridere per strada senza motivo apparente, a me personalmente, riempie il cuore di gioia e felicità. Un sorriso sprigiona endorfine che altro non sono che una “droga” prodotta dal nostro corpo per ridurre o eliminare  i dolori e per agevolare il passaggio dal cattivo al buon umore. 

Se state sorridendo difficilmente riuscirete a pensare qualcosa di negativo. Provateci pure anche adesso

:-)

Quando sorridiamo il messaggio che arriva al nostro corpo è che stiamo bene. Via lo stress, via i brutti pensieri, via il pessimismo, via la tristezza e l’infelicità. 

Un sorriso agevola l’incontro con altre persone, perché chi sorride vi sta mandando un segnale di apertura e di accoglienza. Siamo attratti da queste persone, difficilmente lo siamo da chi è imbronciato o è arrabbiato. 

Sorridere rinforza il sistema immunitario, sorridere vi “stira” la pelle rendendola più giovane (un lifting naturale e del tutto gratuito). Sorridere vi abbassa la pressione. 

E la cosa più stupefacente è che il sorriso non è ancora stato tassato ed è quindi completamente gratis. E’ un gesto talmente semplice che utilizza solo 19 muscoli della nostra faccia contro i 65 usati per corrugare la fronte. Il sorriso è quindi altamente indicato anche per le persone più pigre. 

Molti potrebbero obiettare: ma come fai ad essere ottimista di fronte a tutto ciò che accade nel mondo?

Cosa accade nel mondo? Accadono fatti brutti, alcuni indicibili o addirittura impensabili. Eppure succedono. Accadono comunque innumerevoli cose per cui vale la pena vivere. Pensiamo alla Vita che sboccia ogni giorno in ogni parte del mondo. L’uomo in diverse situazioni cerca di eliminarla e in parte ci riesce, ma alla fine la Vita ha il sopravvento. I bambini continuano a nascere ogni giorno. Nuovi fiori sbocciano in ogni istante anche in posti  che l’uomo ha reso quasi invivibili. Mi piace pensare ai fiori o ai ciuffi d’erba che hanno la forza di trapassare l’asfalto. La Vita alla fine “vince” perché  è naturale che sia così, nonostante il nostro impegno a rendere questo mondo il più innaturale possibile. Gli esempi di Buona Vita sono sicuramente molto superiori a quelli di “malavita” o almeno questo è il mio pensiero. E’ proprio grazie a questi innumerevoli esempi che ho deciso di essere un inguaribile ottimista. 

Sei una persona senza dubbio positiva e solare, in che modo affronti i problemi?

Wow che domandone. In che modo affronto i problemi? Non ci ho mai pensato a dir la verità. Penso di affrontarli con l’ottimismo sopra menzionato e con il sorriso sulle labbra. I super eroi esistono solo nei fumetti o in TV e anche a me capita di vivere momenti difficili, momenti in cui non riesco a sorridere così facilmente, momenti in cui penso di non farcela. In realtà sono pensieri e penso di poter dire che finora, alla fine, ce l’ho sempre fatta. Da piccolo avevo due sogni: uno era quello di diventare clown di circo e uno era quello di girare il mondo per lavoro. Il primo l’ho realizzato, anche se strada facendo l’ho modificato in un clown che opera ovunque tranne che nel circo, all’età di 33 anni. Il secondo l’ho realizzato un po’ più giovane, a 25 anni. Per realizzare questi sogni ho seguito delle strade che erano disseminate di ostacoli. Ostacoli superati con il temperamento e la voglia di chi vuole raggiungere l’obiettivo prefissato, nel mio caso il sogno di quando ero bambino. Se dovessi usare una parola per rispondere a questa domanda scriverei: SOGNANDO. Affronto i miei problemi sognando in quanto ritengo che i sogni siano il miglior combustibile per farci avanzare verso le nostre mete. 

Cosa c’è nel futuro di Patric? Progetti, speranze, sogni.

Nel mio futuro ci sono altri sogni. Altro carburante per proseguire la strada e per realizzare nuovi progetti. Vorrei far diventare la clownterapia una parte prevalente della mia giornata. Il counseling fa sicuramente parte dei miei sogni. Sono all’ultimo anno di questa scuola. Manca poco ormai. Tutti voi sanno cos’è il counseling? Forse no. Provo a spiegarvelo io in poche parole: il counseling è una relazione d’aiuto, circoscritta nel tempo, non direttiva e centrata sulla persona che richiede l’intervento del counselor.  Il counselor non si pone come un esperto, ma in una posizione alla pari con il richiedente. Non viene offerta una soluzione al problema, viceversa si cerca di facilitare un percorso di autoconsapevolezza che permetterà alla persona che ha chiesto l’aiuto di trovare dentro se stessa quelle risorse necessarie al cambiamento: aiutare ad aiutarsi. Guardando il bicchiere mezzo pieno il malessere si trasforma da problema ad occasione di cambiamento

Il mio sogno, che si sta lentamente trasformando in progetto reale, è quello di combinare il mio essere Clown con il mio futuro essere Counselor e creare una figura che al momento non mi risulta esistere e che chiamerò “Clownselor“. 

Ti ringrazio cara Ida per questa tua intervista e per la possibilità che mi stai offrendo di condividere il mio pensiero. 

Auguro a te e a tutti i lettori del tuo blog una Buona Vita Libera

:-)
 

Un sorriso è Vita

Patric


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