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Come purtroppo spesso accade i vincitori, pur essendo talentuosi con la penna, spesso sono sconosciuti ai più. Io stessa ammetto che il nome di Modiano era fino a poche ore fa a me sconosciuto. Ma ho deciso di sopperire a questa mancanza cercando notizie condividendo con voi ciò che più mi ha colpita di questo scrittore.
Patrick Modiano nasce Boulogne-Billoncourt nel luglio del ’45. Ebreo francese, le sue origini sono in parte italiane dal ramo paterno e da parte di madre belga. Egli avevo un fratello, Rudy, morto a soli 10 anni, la cui scomparsa rappresentò un punto focale nella vita dello scrittore. Fu introdotto dall’amico e studioso Raymond Queneau nel mondo letterario e nel 1967, grazie all’editore Gallimard pubblicò il suo primo romanzo “La place de l’Etoile”. Tema portante dei suoi scritti sono le ambientazioni parigine durante il periodo dell’occupazione nazista. Proprio in questa sua attenzione verso la realtà dell’occupazione nazista, narrata con forza e delicatezza, pur non avendola vissuta in prima persona, possiamo ritrovare le ragioni e le motivazioni con cui l’Accademia Reale Svedese ha deciso di assegnargli il più importante premio letterario.
Importante nei suoi scritti è la sua vita famigliare e l’infanzia: l’ambigua figura paterna, la madre poco propensa ad occuparsi dei due figli e la prematura scomparsa del fratello Rudy, segnarono l’autore. In particolare il tormentato rapporto col padre che, arrestato nel 1943, fu un collaborazionista del regime e grazie ai suoi affari clandestini e alle sue conoscenze riuscì a sfuggire all’internamente.
Patrick Modiano è ad oggi considerato uno dei maggiori rappresentanti della narrativa francese contemporanea.
Tra i tanti scritti dell'autore francese voglio segnalarvene un paio che più hanno colpito la mia curiosità da lettrice!
Titolo: Un Pedigree Autore: Patrick Modiano Pagine: 78 Prezzo: 12,50 euro Editore: Eianudi Parigi, ottobre 1942. Durante l'Occupazione un uomo e una donna si incontrano. Lui è un ebreo di origini toscane, lei è una fiamminga arrivata a Parigi inseguendo l'impossibile sogno di diventare ballerina. I due si sposano e hanno due figli, uno è Patrick Modiano. Per vent'anni vivono in un appartamento al numero 15 di quai de Conti, ma quelle che conducono sono vite parallele che a volte si intrecciano per brevi istanti ma che non si incontrano mai del tutto. Intorno a loro gravita uno strano mondo, bizzarri personaggi che appaiono e scompaiono e che per brevi periodi abitano le stanze dell'appartamento: sono uomini d'affari le cui occupazioni sono sempre indefinite e misteriose, sono cinici profittatori ed esteti da strapazzo, mediocri attori e attricette pronte a tutto, registi già affermati e amanti di personaggi famosi, protettori e aristocratici in declino dalla dubbia sessualità. Sono uomini e donne che prima cercano di sfuggire alla guerra e alle deportazioni e che poi si arrangiano come possono nella difficile esistenza del dopoguerra. A essere narrato in queste pagine è un universo di volti, a tratti solo un nome o un soprannome, che Modiano cerca di far riemergere dalla profondità della memoria per ricostruire una personale carta d'identità, o meglio per tracciare un impossibile e indefinito pedigree. Ma è anche un quadro di una strana epoca in odore di disastro in cui gli uomini sembrano abitare la città come se fosse una stazione.
Titolo: L'orizzonte Autore: Patrick Modiano Pagine: 153 Prezzo: 13,00 euro Editore: Einaudi Jean Bosmans ha l'abitudine di annotare su un taccuino tutti i frammenti di memoria che si affacciano alla sua mente. Cosi, a partire da un nome di donna, ricorda l'incontro avvenuto a fine anni Sessanta con Margaret Le Coz, una ragazza ventenne frequentata a Parigi e amata intensamente per alcuni mesi. Con Margaret, Jean ha condiviso il sentimento di essere seguito, spiato, aspettato ogni giorno, o meglio braccato. Lei da un uomo dal viso magro, gli zigomi butterati e un abito sempre troppo stretto: un certo Boyaval, lui da una donna crudele dai capelli rossi, forse sua madre. Margaret è una giovane donna bella e misteriosa, vulnerabile, segreta, silenziosa. Di lei si sa soltanto che è nata a Berlino, che è arrivata in Francia con la madre, che non ha mai conosciuto il padre e che è cresciuta in vari collegi. È una donna che fugge. E durante una delle sue fughe incontra Boyaval che inizia a perseguitarla. Fugge ancora, ma l'uomo non le dà tregua, cosi come la incalzano alcuni misteri che provengono dal suo profondo passato, zone d'ombra che di punto in bianco la convincono a nascondersi, ad abbandonare tutto senza avvertire nessuno. Una sera Margaret non si sente più sicura, abbandona precipitosamente Parigi e parte per Berlino dove sparisce senza lasciare traccia. Quarant'anni dopo, Jean, diventato uno scrittore, decide di ritrovarla: parte per Berlino dove un ragazzo incontrato per caso gli conferma che una donna con quel nome possiede una libreria li vicino...
Titolo: Dora Bruder Autore: Patrick Modiano Pagine: 136 Prezzo: 14,50 euro Editore: Guanda 31 dicembre 1941, sul "Paris-Soir" appare un annuncio: si cercano notizie di una ragazza di quindici anni, Dora Bruder. A denunciarne la scomparsa sono i genitori, ebrei emigrati da tempo in Francia. Quasi cinquant'anni dopo, per caso, Patrick Modiano si imbatte in quelle poche righe di giornale, in quella richiesta d'aiuto rimasta sospesa. Non sa niente di Dora, ma è ugualmente spinto sulle sue tracce. Modiano cerca di ricostruirne la vita, i motivi che l'hanno spinta a scappare e segue l'ombra di Dora per le vie di una città che conosce e ama, nei luoghi che hanno vissuto la guerra e l'occupazione, fino al drammatico epilogo ad Auschwitz. Qui, dove comincia la Storia degli uomini, si chiude per sempre la storia privata di Dora in mezzo a quella di un milione di altre vittime.
Tra i titoli proposti sicuramente quello che più mi ha colpita è "Dora Bruder"! Mi piacerebbe leggerlo molto leggerlo nei prossimi mesi. E voi conoscete questo autore? Opinioni e commenti?
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