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Patron Agon Tv sotto tiro: lui nega le accuse, Albania chiede estradizione

Creato il 05 novembre 2015 da Digitalsat
Patron Agon Tv sotto tiro: lui nega le accuse, Albania chiede estradizione

Patron Agon Tv sotto tiro: lui nega le accuse, Albania chiede estradizioneResta nel mirino delle autorita' albanesi l'imprenditore romano Francesco Becchetti - patron di Agon Channel, la tv in onda sul digitale terrestre 'made in Albania' - bloccato a Londra, dove ha casa, e privato del passaporto in attesa che la Gran Bretagna decida se estradarlo o meno nel Paese delle aquile. Sul suo capo pende un ordine di cattura internazionale emesso dalla magistratura di Tirana che lo accusa di "riciclaggio" e "falso", come ha confermato un portavoce della procura generale, Albi Serani. La vicenda si e' consumata il 26 ottobre, quando Becchetti si e' presentato alla polizia britannica che gli ha notificato gli arresti domiciliari in esecuzione del mandato.
L'uomo d'affari e' stato peraltro rimesso rapidamente in liberta', dietro il versamento di una cauzione, ma il passaporto gli e' stato ritirato fino a quando non sara' messa la parola fine sulla richiesta d'estradizione. Gli inquirenti albanesi sospettano che abbia messo in piedi fra il 2007 e il 2013 "un gigantesco meccanismo di riciclaggio" e frodato il fisco per oltre 5 milioni di euro. Accuse che Becchetti rigetta "con forza". L'avvio dell'indagine sul proprietario della prima tv italiana 'delocalizzata' oltre Adriatico risale all'anno scorso. E il mandato di cattura a giugno. Becchetti allora parlo' di "una montatura". "Contro di me - denuncio' - e' in atto una ritorsione di tipo politico del governo di Edi Rama perche' facciamo informazione libera". Oggi i suoi avvocati inglesi hanno diffuso una nota nella quale si parla di nuovo di "accuse infondate", si ricorda che l'imprenditore si e' presentato spontaneamente alle autorita' britanniche e si esprime la convinzione che ci siano elementi per respingere l'istanza di estradizione.
L'inchiesta di Tirana, stando ai legali, rappresenta in sostanza una forma di "pressione" ordita in risposta ai contenziosi arbitrali avviati a suo tempo da aziende di Becchetti contro lo stesso governo dell'Albania. Gli inquirenti albanesi lo accusano invece non solo di aver ripulito denaro nel Paese, ma anche di aver falsificato le carte. Nato a Roma 49 anni fa, attivo in passato nel settore energetico (centrali idroelettriche) e della trasformazione dei rifiuti, Francesco Becchetti deve la sua notorieta' mediatica proprio all'avventura di Agon Channel, fondato nel 2013 e inaugurato il primo dicembre 2014 con un fastoso gala a Milano e tanti veterani della tv italiana reclutati per la nuova sfida: un evento in cui Simona Ventura vesti' i panni di madrina e Nicole Kidman quella di guest star. Becchetti aveva del resto gia' investito nell'editoria cartacea in Albania, mentre in Gran Bretagna aveva acquistato una squadra della terza serie inglese, il Leyton Orient, di cui tuttora e' il titolare. Ma con la tv mirava piu' in alto. Il canale - nel quale disse allora d'aver investito 40 milioni di euro - si presentava come un'alternativa alle reti generaliste puntando su figure dell'intrattenimento made in Italy come Sabrina Ferilli, Pupo o Maddalena Corvaglia. Le grane cominciarono tuttavia presto, quando uno dei primi reality show, My bodyguard, venne travolto dalle critiche. Mentre Antonio Caprarica, ingaggiato quale responsabile delle news, lasciava polemicamente la barca nel giro di pochi giorni. Poi, qualche mese piu' tardi, i dubbi di un'inchiesta televisiva del programma Rai 'Report'. Ora, la battaglia giudiziaria.
"Dopo aver appreso l'esistenza di un mandato d'arresto in Albania a meta' giugno di quest'anno, il signor Becchetti, un uomo d'affari europeo rispettato e ben considerato, ha comunicato alle autorita' britanniche di essere a Londra. In seguito e' stata ricevuta dalle autorita' britanniche dall'Albania una richiesta di estradizione per il signor Becchetti. Dopo la richiesta da parte della polizia Becchetti si rese disponibile per un appuntamento il 26 ottobre e consegno' i suoi documenti di viaggio. Il signor Becchetti ha negato tutte le accuse contro di lui, accuse che sono state mosse dal governo albanese e che sono palesemente infondate, non motivate e non supportate da alcuna prova". Lo riferiscono, in una nota, il portavoce di Francesco Becchetti. Il 7 dicembre si svolgera' a Londra una udienza procedurale e quella di merito non si terra' fino al prossimo anno, riporta poi il potavoce, sottolineando che "di sicuro non e' stata presa alcuna decisione in materia di estradizione" e suggerendo esplicitamente che le accuse contro l'imprenditore siano una ritorsione contro di lui per il fatto che l'emittente Agon Channel, che fa capo a Becchetti attraverso Angonset Shpk (societa' di diritto albanese), "sostiene la liberta' di parola e ha trasmesso storie critiche nei confronti del governo albanese". Per questo, aggiunge il portavoce, "Agonset e la stazione televisiva sono stati attaccati dal Governo. Le attivita' delle societa' del signor Becchetti sono state sequestrate ed i loro conti bancari sono stati congelati. Queste azioni hanno costretto la stazione tv a fermare la trasmissione; e, inoltre, e solo per questo motivo, i giornalisti che lavorano per Agon tv non sono stati pagati".
Becchetti, riferisce infine il suo portavoce, "crede che le richieste albanesi non dovrebbero avere alcun impatto sui suoi doveri e sulle sue responsabilita' come Presidente del Leyton Orient", e "al contrario continua a lavorare molto duramente per rilanciare il club, che e' uno dei club calcistici piu' antichi di Londra".


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